Wednesday, November 29, 2006

Dualismo tutto al femminile


E' un un privilegio potersi dedicare ai propri figli. E' la vera ricchezza odierna. Avere tempo libero in genere, ma nello specifico, essere genitore e non avere pressioni di tipo professionale. Per una donna e' crudele non avere tempo per conversare con i figli adolescenti, per condividere esperienze, per porre le basi di un'amicizia duratura con loro. E' altrettanto crudele lasciare i figli di pochi mesi, dalla mattina, privandoli presto della sicurezza e del calore del corpo materno.

Ho avuto mio figlio quando avevo poco piu' di vent'anni. Dovevo ancora laurearmi. Amavo suo padre, ma dello strascico di un amore adolescenziale divenuto profondo affetto fraterno e tenerezza. Allora non credevo nell'anima gemella, o meglio nella possibilita' pratica di incontrare in questo pianeta, in questo secolo il miglioreamico-partner-amante con cui raggiungere la comunicazione e la sintonia d'idee e di corpo perfette. Lui almeno era una persona buona, che non mi avrebbe ferito, che mi avrebbe amato senza opprimermi, senza bagnarmi le ali. Mi piaceva d'altro canto l'idea di avere un figlio da giovane, un figlio con cui crescere, un figlio con cui essere amica. Ho affrontato quest'esperienza prevedendo alcuni degli ostacoli che avrei incontrato durante il cammino, ma non lo rimpiango. Ero rimasta incinta anche due anni prima, ma allora sapevo che non avrei potuto farcela. Adesso, mi mancavano 6 esami e tesi di laurea e poi trovare un lavoro. Non avrei dovuto gravare sui miei genitori e neppure su mio marito se volevo assicurare la mia liberta'. Preparai pertanto un piano di studi nuovo distribuito nei mesi della gravidanza e primo anno di vita di mio figlio per laurearmi, inclusa la tesi, quindi considerai un fuori corso molto limitato. Quando divenni madre, mi resi conto di quanto miserucci eano stati i miei conticini: una nuova vita ora dipendeva da me. Allattarlo al calduccio e gurdarlo dormire riempivano la mia esistenza. Improvvisamente le mie adorate letture e I miei adorati viaggi, apparivano come forme d'egoismo. Mi autoassolvevo, pensavo che cultura ed esperienza erano anche per il suo futuro, ma un attimo dopo pensavo se avevo il diritto di rovinare il suo presente, parcheggiandolo dalle nonne fin dai primi giorni. Era la classica sindrome da duplice senso di colpa: quando studiavo sapevo che avrei dovuto rassicurare quell'amorino e quando ero con lui avevo l'ansia di perdere il ritmo e rilassarmi. Non avevo intrapreso studi che potevano esssere interrotti e ripresi con un ripassino, si trattava della pratica quotidiana di tre lingue straniere. Gli esami rimasti, tutti fondamentali; si, perche' nelle due materie a scelta avevo espresso il mio massimalismo: avevo inserito la terza lingua. Mi sono laureata con ritardo rispetto alla mia previsione volutamente ottimistica. Porre degli obiettivi difficili ti fa vivere sempre in estasi adrenalinica, vale la pena pagarli con delusioni piu' frequenti.

Un bilancio: il pur giustificato egoismo giovanile non si adatta alla maternita', ma se costruito sulla sincerita' Il rapporto madre giovane-figlio puo’ rivelarsi un’esperienza completamente appagante. So che ho fatto degli errori, posso celarmi dietro l’alibi della giovinezza, o posso ammetterli a viso aperto; il risultato non cambia: avrei potuto far di piu’ per mio figlio. Anche separarsi bruscamente da suo padre, quando lui aveva solo 6 anni e’ un atto di egoismo. Non litigavamo con suo padre, non vivevamo in un’atmosfera tesa, ma il sentimento che provavo per lui adesso era un qualcosa di fraterno, una enorme tenerezza..niente a che vedere con il travolgente innamoramento che ho provato per l’unica volta in vita mia per N..

Dopo circa sei anni di peripezie affettive, logistiche e legali vivo forse il momento piu’ felice della mia vita, con mio figlio oggi tredicenne, con N. il mio adorato compagno e la nostra bimba D. Di soli tre mesi. Con lei, godo di questo privilegio. Vivo un momento della mia vita in cui posso copletamente dedicarmi a lei e al resto della famiglia, senza pressioni potendo essere accondiscendente con lei, potendo darle tranquillita’, avendo il lusso di passare tutto il giorno e tutta la notte con lei. E’ un’esperinza edificante anche avere figli di eta’ cosi’ diverse: sono due mondi diversi e sicuramente ne esce attenuata anche la normale rivalita’. Sono felice ed avevo volia di dirlo al mondo.

Thursday, October 12, 2006

Di inquisitori e guerrafondai gli eredi, te li ritrovi sempre tra i piedi...

...ovvero "Sulla capacita' di imporre al prossimo i propri rituali da parte dei rappresentanti di varie fedi religiose”.

Quanto dura la vita umana? Neanche un secolo di solito, percio' quanto tempo possiamo perdere? Come si permettono i rappresentanti di varie fedi religiose di imporre i propri rituali, di rubare il nostro tempo, indistintamente, noncuranti, anzi pretendendo contrizione, pentimento, e redenzione da un qualcosa che si suppone abbiamo commesso, ma quando? Prima di esser nati? Quante credenze della maggioranza, devono ancora essere imposte ad una povera minoranza, rea solo di essere razionale?

Due esempi.
Stessa sera, stessa ora.
Due Paesi diversi. Due contesti diversi. Due religioni diverse.
Stessa imposizione.

Grecia. Atene. Prete ortodosso.
Predica interminabile, condita con gesti scaramantici di pretesa benedizione ad inaugurazione di un negozio. Sua colpa: essere troppo grasso (ma la gola non era un peccato capitale?) per predicare altruismo, avere troppo oro addosso (e l'avarizia?) per predicare umilta', ma soprattutto, aver parlato troppo di un qualcosa in cui lui e altri credono, per pretendere di essere tollerante. Primo, non si impone una propria idea al prossimo (impariamo dal relativismo scientifico per favore!)...uhm...il relativismo, adesso che ci penso e' stato citato dal papa in carica come uno dei pericoli che incombono sulla societa' contemporanea!?! Secondo: Quello che si vuole imporre non e’ neppure comprovabile.

Italia. Arezzo. Prete cattolico. Impone Padre Nostro durante cena in cui sono presenti le varie personalita’ cittadine. Perche’ mai tutti gli invitati dovrebbero alzarsi in piedi e pentirsi (mia sorella era presente)? Forse per non essere emarginati se rimangono seduti in silenzio. Perche’ noi liaci, atei , agnostici dobbiamo essere emarginati. Perche’ siamo una minoranza forse.

Questo post e’ dedicato a questa minoranza che invito, nel caso in cui si trovi in imbarazzo ad avere il coraggio di parlare per mezz’ora dell’importanza della fiaba di Cappuccetto Rosso... visto che ognuno crede nelle fandonie proprie o di rivolgere un ringraziamneto a Zeus e Diana prima di mangiare un buon arrosto toscano.

Il carnevale dell'umilta'

Wednesday, October 11, 2006

Fulmine a ciel sereno


Il suono dolce della pioggia sul prato mentre allatto al seno la mia piccola bambina e' l'epilogo di una giornata ordinaria ma memorabile. Mi sento felice. Siamo entrambe distese sul fianco, una di fronte all'altra. Si sta addormentando dolcemente cullata dagli odori a lei cari ed il suono della pioggia mi fa avvertire ancora piu' forte il senso di calore e protezione. Il pensiero passa bruscamente ai miei due uomini: sono di ritorno in macchina, sotto la pioggia che diventa incubo per le strade di Atene. I laghi che si creano sull'asfalto di pessima qualita' delle strade ateniesi, possono diventare un pericolo improvviso e la loro prevedibilita' e' solo apparente...squillo di cellulare con suoneria continua primi telefoni fissi degli anni '60 a cui ho dimenticato di selezionare la funzione silent..."mamma, abbiamo avuto un incidente, N. ha dovuto frenare, la macchina e' stata sommersa da un'ondata d'acqua e abbiamo fatto due testacoda terminando nella direzione sbagliata, e' stato tutto cosi' improvviso che non ho avuto il tempo di avere paura...stiamo bene, ma spettiamo il carro-attrezzi e non so quando saremo a casa, stai tranquilla".
Dal calore al gelo al calore di nuovo. Dalla pioggia depuratrice a quella assassina al ritorno al sereno. Dalla fonte di ispirazione artistica al temibile cataclisma naturale alla felicita' incommensurabile per avere una famiglia straordinaria. G, N, D vi amo.

Saturday, September 30, 2006

Δαφνη, Dafne...


Cosi' e' come l'ha vista il Bernini. Ah!..si..! C'e' dietro anche Apollo.

sollievo

Non potrebbe esserci augurio piu' azzeccato e pertinente di quello che I greci fanno alle donne incinta. Kali' elefteria', alla lettera buona liberazione.

Ma la simbiosi continua. In una forma diversa.

Tuesday, August 01, 2006

Vouliagmeni, il gioiello della penisola ateniese


A tratti sembra di essere in una isola delle cicladi: roccia multicromatica e acqua trasparentissima; in altri punti ricorda l'Ionio: verde lussureggiante e piscinette naturali color smeraldo. E' Vouliagmeni, la frastagliata penisola gioiello vicinissima alla metropoli ateniese.




Non sembra possibile che a solo qualche decina di km a sud est dell'Acropoli ci sia una tale variegata ricchezza paesaggistica. E’ una pineta situata a sud della penisola di Attica e piu’ precisamente nel golfo di Saronikos.


Profumo di pino marittimo, oasi fatta di macchia mediterranea e di un susseguirsi di piccoli golfi, insenature, istmi e altre varianti costiere che sembrano trucchi della natura studiati per addolcire l'asprezza e l'irruenza di Poseidone o Egeo che dir si voglia.


Il lago salato, immerso nella roccia ne definisce l'unicita'. Le spiaggie variegate di Vouliagmeni iniziano da est con le sabbiose Agios Nikolaos e Megalo Kavouri, il grande Granchio, tutt’intorno alla penisola di Lemos, letteralmente “il collo”. .



Passando per la baia centrale arricchita anche da piccole isolette, si arriva ai Limanakia, “moletti”, innumerevoli insenature naturali, che accolgono nella loro parte interna il lago.




Antichissimo dal punto di vista geologico, esiste da circa 2000 anni come tale. Si e’ formato dalla caduta della parte superiore di una cava sotterrranea di acqua calda. Le sue acque, di un verde intensissimo, sono pertanto una mistura di acqua calcarea proveniente dalla cava sotterranea e di acqua marina. Vi si puo’ nuotare per tutto l’anno accarezzati da acque di 25-27 gradi. Il fiume sotterraneo salato provvede al rinnovo costante delle acque del lago... Quale combinazione migliore climatica!



Sorprende forse che abbia accolto la piu’ avanzata forma di civilizzazione del passato? Quale altro luogo poteva ispirare l’invenzione dell’estetica? Chi altro poteva avere tali ampi orizzonti, spaziali e poi mentali? Quale altro popolo poteva elevare il dubbio e l’incertezza a sovrani? Chi poteva ammirare, desiderare ed e essere incuriosito scientificamente dalla bellezza della natura comprendente ovviamente la bellezza della mente umana? Dove altrove poteva essere inventata una coreografica religione fatta di Dei a immagine e somiglianza di uomini?

Monday, July 10, 2006

Il tutto




















Insieme per mano, dai miei vent’anni camminiamo

Stento a ricordare tutti quei momenti

Fatti di vissuti prima di vederti

Forse non c’e neanche storia prima

A tutto appartieni

Il tutto in te trattieni

Hai sfuocato il passato

Hai ridipinto il futuro

Il fuggevole presente e’ solo amore

Il tuo sorriso e’ vita

La tua allegria inebria il mondo tutt’intorno

Insieme per mano, dai miei vent’anni camminiamo

Sunday, July 09, 2006

Kifissia, il bosco delle principesse.



E’ stato amore a prima vista. Degli amori che con la conoscenza piu’ approfondita, si consolidano e durano a lungo.

Kifissia e' situata nella parte interna piu' a nord della penisola di Attica, un tempo luogo di villeggiatura, ancor prima fermata di ristoro per viandanti, oggi completamente inglobata dalla megalopoli.




Due parole per Atene.

Chiunque vi sia passato non avra’ fatto a meno di avvertire una scomoda incongruenza tra l'aspettativa mitologico-repubblicana e l'anarchico-verista architettura odierna, che si trova invece dinanzi.

Oltre cinque milioni di persone stivate in una giungla di abitazioni bianche, tentativo estremo di respingere cromaticamente l’insistenza dei raggi solari. Avida di colore verde, rocciosa....paradiso degli spiriti balneari, inferno di quelli metropolitani. Unico comune denominatore architettonico, la visibilita’ degli elementi esterni dei condizionarori d'aria, con relativi cavi. L’acropoli simbolo di virtu’divine sembra ora dominare sulle umane miserie...




Che sollievo per il viaggiatore l'abbandono dell'arida roccia arroventata, per la freschezza umida dell'ombra...

La prima volta di Kifissia ebbi l' impressione di essere piombata come Alice in una fiaba divenuta realta'. Ma lo scenario non e’ di Andersen e' puro Kinder und Hausmärchen.

Per sentirsi come Rapunzel o Gretel basta fare due passi a piedi per Kifissia. Non mancano neanche i castelli. I ricchi di un tempo almeno acquistavano un ettaro di terra per fare un unica abitazione. Quelli di oggi si accontentano di vedere il verde dalla finestra e costruiscono il loro palazzo a ridosso del proprio confine.

Non e’ un caso che i regnanti avessero scelto la loro dimora nei paraggi e vi avessero importato ancora nuove piante, magari esotiche o tropicali. La latitudine e l’umidita’ del luogo combinate ne fanno l’oasi per fauna e flora.

Ormai fa parte di me. Ha preso un posto tanto grande quanto quello della mia Toscana. La amo. Ho paura che qualcuno la deturpi. Mi sento fortunata di trascorrere una parte della mia vita in questa oasi. Temo le costruzioni selvagge che si stanno susseguendo ad una velocita' impressionante. Le case consentite (se proprio vogliamo parlare di edificabilita’ del paradiso) dovrebbero essere puntini minuscoli ai piedi degli arbusti ultracentenari........

Gli alberi della strada dove abito non lasciano passare i raggi. Il sole che penetra puo’solo arrivare filtrato attraverso le nervature delle latifoglie o fare capolino timidamente tra l’imponenza dei sempreverdi.


Wednesday, June 07, 2006

La Signora della porta accanto.


E’ strano come alcune persone siano dotate di una semplicita’ che le rende simpatiche al primo sguardo.

Holly Golightly si e’ esibita alcuni giorni fa in un piccolo e fumogeno locale nel centro di Atene, attesa da un audience piuttosto diversificato per eta’ e tipologia.


A precederla, facendo piu’ che dignitosamente da support, una certa Jessica Bell che mi hanno poi detto essere imparentata con qualche membro del gruppo Hard Candy. Una giovanissima, attraente ragazza con una voce tra Patti Smith e P.J Harvey, con sporadici lamenti alla Janis Joplin, but what an amazing mix!!! Alla fine del concerto ci ha persino regalato il suo album Life in a box.


Holly indossava un abito nero e scarpe nere, tutto estremamente minimale e privo di futili arricchimenti come a far risaltare il volto espessivo e la chitarra multicolore.


Alta e fiera, con una stazza possente ma aggraziata.


Britannica in quanto a classe e a stile, ma non in quanto a gusto.

Forte, decisa, priva di fronzoli, ma dolce e accattivante allo stesso tempo.


I capelli neri, raccolti sulla nuca, con un che di trasandato, quasi fosse a casa propria e li avesse acconciati cosi’ per fare alcuni lavori domestici.


Il volto, quello di una madre premurosa che ti accarezza dolcemente con la sua voce soave.
Che dire della musica!


Pre-rock electric blues, folk, soul...Sono incinta di sette mesi e non ho potuto evitare di ballare e di rimanere a lungo in piedi ad ammirarla.


Che fascino la Signora della porta accanto!


Che personalita’ singolare!

Pensare che ha iniziato la sua carriera nientemeno che con Billy Childish and Thee Headcoats facendo garage-rock al femminile, per poi collaborare con the White Stripes, Greenhornes, Dan Melchior, Jim Jarmusch, Mudhoney, mentre pubblicava ben 15 albums dal ’95 ad oggi come solista!


Raramente sono fiera di esser donna. Ebbene, quella sera lo sono stata.

Tuesday, June 06, 2006

Cantilena di una donna noiosa incinta



Sola
Emarginata dalla tua parola


Quella che in principio ci univa
E sopra ogni altro atto sovrana imperava


Quella che ci faceva fremere d’attesa
Di un frase memorabile o dell’ennesima sorpresa


Notti bianche in suo onore
Ignari d’aver scoperto l’amore


La sua potenza
Annichiliva dell’altro la presenza


La sua laconicita’
Celava ricercata perfettibilita’


La sua volutta’
Trascinava via dalla realta’


Ed ora Sola
Emarginata proprio dalla tua parola


Ma che cos’e’ il tradimento



Se non della parola di un’altra il perfetto completamento?

Monday, June 05, 2006

Epistolario o Blog?


Il romanzo che ho appena letto mi ha convinto definitivamente ad iniziare questo blog.

Il protagonista Moses Herzog, un uomo di mezza eta’, reduce da un duplice divorzio, padre di due figli che non vivono con lui, sta attraversando una crisi che sembra anticipare un esaurimento nervoso.

Vive in una grande casa acquistata per la sua seconda moglie, nel Berkshire e ammazza il tempo scrivendo lettere che non inviera’, ad amici, conoscenti, morti, vivi, scrive a Nietzsche, a Spinoza, ad Heidegger, e persino a Dio al solo scopo di sfogarsi, di lanciare un’accusa alla depravazione sociale, morale e intellettuale che lo circonda.

Moses e’ un insegnante universitario la cui area di studio e’ il romanticismo.

E’ uno studioso sconfitto il protagonista di questo best seller scaturito dalla penna di Saul Bellow nel 1964.

Ha una personalita’ poliedrica, una cultura enciclopedica, una piu’ che rispettabile condizione sociale e buon gusto, ma e’ sconfitto nell’area sentimentale.

Non si da per vinto: gli uomini sono responsabili l’uno dell’altro; il fato, l’alienazione non hanno il sopravvento. Serve dignita’ umana da opporre all’indifferenza dilagante.



La lingua di Herzog e’colorita e variegata a seconda del destinatario delle lettere; notevole e' il taglio ironico e la lettura scorre rapidamente tra gli sbalzi di umore dello scrittore nello scrittore.



Se Herzog avesse potuto esprimersi attraverso un blog e fare di ogni lettera un post avrebbe forse potuto trovare piu’ facilmente quella terapia, di cui inconsciamente va in cerca.

Scrivere con l’idea che cio’ che scrivi rimarra’ sepolto con te dopo la tua morte non offre alcuna possibilita’ di cura.

Lo stream of consciousness cosi’ di moda all’inizio del secolo scorso, ha poco valore se non c’e’ un reale destinatario.

Non c’e’ bisogno di rielaborare, di smussare le spigolature, di attenuare i contrasti, di rendere piacevole, di render comprensibile.
Se il messaggio non e’ pensato in funzione di un qualche destinatario, perde la sua intrinseca natura: quella di atto comunicativo.

Herzog crede che gli altri credano che lui sia pazzo.
Pensa che gli altri pensino.

Se, come riteneva Bellow, l’alienazione provocata dalla societa’ moderna, si puo’ sconfiggere perche’ non iniziare col trasformare il proprio diario segreto in un blog, accessibile per tutti?



A great deal of intelligence can be invested in ignorance when the need for illusion is deep.
Saul Bellow


Everybody needs his memories. They keep the wolf of insignificance from the door.
Saul Bellow



Saturday, June 03, 2006

Omaggio ad una first lady illegale. Aspasia di Mileto.

Compagna dello strategos autokrator illuminato che governo’ su Atene credendo nel liberalismo e nel progressivo riformismo e fu eletto dal suo popolo per quasi quarant’anni di seguito, dal 467 al 428 AC.

Di origine aristocratica, ma democratica come ideologia.

La accumuno’ a Pericle il senso della perfezione tecnica ed il gusto artistico.

Fu intellettuale attiva per l’ emancipazione della donna nel senso di partecipazione alla vita pubblica;

Fu etera, maestra di fascino e buone maniere e soprattutto maestra di conversazione;

madre coraggiosa del figlio illegittimo che lo fara’ andare contro leggi da lui stesso promulgate per gioire della vita accanto a lei;

forestiera maestra di erotica, un’arte purtroppo non piu’ disciplina di studio;

convinta che nell’amore eterosessuale non c’è solo pura soddisfazione della carne, o scopo meramente riproduttivo, ma che esso rende possibile migliorare spiritualmente gli individui, uomini e donne, pur nascendo come un impulso irrazionale;

dotata di un modus cogitandi moderno: ha in nuce il pensiero di tipo scientifico, il procedimento induttivo come gioco retorico che le riconoscono sia Cicerone che Quintiliano rifacendosi al suo dialogo con Senofonte e con la moglie di Senofonte rigurdante il desiderio dell’uomo o della donna d’altri.

Seduttrice e provocatrice quindi.

Tuttavia donna fedele, della fedelta’ che si conquista con l'uso della ragione e la liberta'.