Tuesday, June 19, 2007

Due ringraziamenti da una mente non-matematica


Sono una donna molto fortunata.
Il mio compagno per la vita e’ un uomo eccezionale.
Non lo dico perche’annebbiata dall’innamoramento permanente.
Padre piu’ che esemplare.
Marito ideale.
Saggio insegnante.
Sensibile cucciolo.
Amante perfetto
Curioso dubbioso studente…
Potrei continuare all’infinito ad elencare cosa N. significhi per me.
Da qualche parte nella nostra vecchia corrispondenza, nei nostri centinaia di e-mails che scambiavamo ancor prima di conoscerci bene di persona, ho liste di cosa lui significasse per me.
E’ cambiato molto da allora.
Adesso lo amo ancora di piu’.
Non ho tempo di compilare questa nuova interminabile lista.
E’ ormai il padre reale del mio primo figlio.
Mi ha dato una fantastica figlia.
Mi sento veramente la principessa che vuol percorrere la strada della vita con lui.

Mio figlio maggiore oggi ha lo scritto di matematica per l’esame di terza media. Si e’ preparato all’esame con lui. Comunque vada, so che adesso ama l’algebra e la geometria, ha carpito il pragmatismo della seconda e la valenza di linguaggio della prima. Non credo vi sia obiettivo piu’ importante per un’insegnante, non di sicuro per lo studente.
Dopo anni di studio con lui non sono riuscita ad avere lo stesso risultato. Che sia piu’ difficile dare piano piano il senso critico attraverso materie meno operative? O sono forse un’insegnante poco adatta. Meglio che arricchisca la mia collezione di scarpe invece di parlare dell’impersonalita' di quelle di Warhol?

Sono felice di questo risveglio algebrico.
Lo devo a lui.
Per quanto riguarda il mio (avvenuto in prima media), lo devo a mio padre. Un po’ a forza di spiegazioni ed un po’ a forza di nocchini in testa mi fece entrare nel gioco. Da allora la matematica divenne solo un divertimento. Prendevo sempre il massimo, io, mente non matematica, e ricordo che mi dava la sicurezza per affrontare qualcos’altro di non cosi’ oggettivo e gratificante.
Grazie babbo per quello che hai fatto per me.
Grazie amore mio per quello che fai per G.