Alcuni giorni fa ho scoperto di essere incinta, ad appena undici mesi dal mio secondo figlio, D. nata tredici anni dopo il primo G.
Sono felice. Sono cosi' innamorata di mio marito che mi sento di riprodurre il suo prezioso dna all'infinito. Mi fermero' al terzo figlio solo perche' credo sia il limite in numero affinche' in due possiamo dedicar loro tempo sufficiente, senza annullare completamente la nostra vita di coppia. Mi sento di vivere una seconda giovinezza, una maternita' matura e riflettuta che ha caratteristiche diverse dalla prima, inaspettata e per certi versi acerba come lo ero io. La minima differenza di eta' tra me ed il mio primo figlio e' un vantaggio che si apprezza solo in eta' matura. Con G. Siamo cresciuti insieme, lui ha purtroppo inevitabilmente subito gli sbalzi di umore di una madre che in eta' universitaria doveva divergere l’attenzione su pappine e pannolini. Quando si e’ molto giovani sembra interminabile anche il periodo in cui si ha il pancione; col passare degli anni non vuoi che quel momento di preziosa simbiosi passi, ti piace essere coccolata e che tutti si curino di te. In entrambe le mie precedenti gravidanze, ero in realta' piu' forte e piu' in forma che mai, dato che inevitabilmente avevo cura del mio corpo di piu'. La forma fisica e la ricerca del benessere hanno in questo momento valenza molto superiore, essendo rivolte allo sforzo che si prospetta e alla volonta' di affrontarlo autonomamente. A parte le inevitabili ansieta’ dovute alla salute del nascituro, mi inquieta il tempo. Come G. mi faceva notare, gli rimmarra’ un “trentatre’ per cento circa di mamma”. Riusciro’ a distribuire il mio tempo, senza aumentare le mie frustrazioni e svalutarlo anche qualitativamente? Cio’ che e’ certo e’ che un adolescente ha bisogno molto piu’ di due neonati e le attivita’ che possono essere delegate ad altri necessitano una supervisione costante, discreta e sempre un po’ affettuosa. Speriamo di farcela. Poi prenderemo anche un cane.
Sono felice. Sono cosi' innamorata di mio marito che mi sento di riprodurre il suo prezioso dna all'infinito. Mi fermero' al terzo figlio solo perche' credo sia il limite in numero affinche' in due possiamo dedicar loro tempo sufficiente, senza annullare completamente la nostra vita di coppia. Mi sento di vivere una seconda giovinezza, una maternita' matura e riflettuta che ha caratteristiche diverse dalla prima, inaspettata e per certi versi acerba come lo ero io. La minima differenza di eta' tra me ed il mio primo figlio e' un vantaggio che si apprezza solo in eta' matura. Con G. Siamo cresciuti insieme, lui ha purtroppo inevitabilmente subito gli sbalzi di umore di una madre che in eta' universitaria doveva divergere l’attenzione su pappine e pannolini. Quando si e’ molto giovani sembra interminabile anche il periodo in cui si ha il pancione; col passare degli anni non vuoi che quel momento di preziosa simbiosi passi, ti piace essere coccolata e che tutti si curino di te. In entrambe le mie precedenti gravidanze, ero in realta' piu' forte e piu' in forma che mai, dato che inevitabilmente avevo cura del mio corpo di piu'. La forma fisica e la ricerca del benessere hanno in questo momento valenza molto superiore, essendo rivolte allo sforzo che si prospetta e alla volonta' di affrontarlo autonomamente. A parte le inevitabili ansieta’ dovute alla salute del nascituro, mi inquieta il tempo. Come G. mi faceva notare, gli rimmarra’ un “trentatre’ per cento circa di mamma”. Riusciro’ a distribuire il mio tempo, senza aumentare le mie frustrazioni e svalutarlo anche qualitativamente? Cio’ che e’ certo e’ che un adolescente ha bisogno molto piu’ di due neonati e le attivita’ che possono essere delegate ad altri necessitano una supervisione costante, discreta e sempre un po’ affettuosa. Speriamo di farcela. Poi prenderemo anche un cane.
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