E’ strano come la vita ti riserbi sorprese incredibili e vicissitudini disparate. Solo pochi giorni fa mi trovavo in vacanza in un luogo da sogno, dove l’alba ed il tramonto facevano a gara nel contendersi il primato della perfezione assoluta della natura, dove il sottofondo agli allegri schiamazzi dei miei figli era il suono rilassante delle cicale, dove il profumo di pino e di mare si mischiavano indissolubilmente.
Oggi mi trovo in una squallida stanza di un’ospedale pediatrico ateniese dove il sottofondo alle urla strazianti dei bambini nella notte sono i pettegolezzi delle infermiere di turno, che hanno ormai fatto l’abitudine alla sofferenza, che sono divenute ormai insensibili al dolore infantile, che hanno freddezza nel maneggiare maschere di ossigeno su volti di neonati terrorizzati dalla vita.
Un felice inizio del mio secondo trimestre di gravidanza, tanto per rimpiangere di fare figli e non dedicar tempo ai viaggi invece. Ci troviamo qui per una laringite, che non abbiamo saputo risolvere a livello pediatrico, non so se per incompetenza o perche’ vi sia un reale pericolo.
Il mio pensiero va a tutti i genitori di figli malati: niente al mondo e’ paragonabile alla loro sofferenza. Mi sento male male male male, ho voglia di andare a casa e dimenticare questo posto, ho voglia di ignorare quello che succeede, sono una vigliacca, non potrei neanche fare l’infermiera. Sono terrorizzata se fanno un prelievo di sangue ai miei figli e pronta a scagliarmi aggressiva su chiunque abbia il minimo cenno di freddezza professionale verso di loro.
Vivo isolata nel mio castello, immersa nel verde con servitu’ e denaro da spendere, con vizi e lamentele da bambina viziata, che ha come problema, quale sara’ la prossima automobile da comprare, o come devono tagiare l’erba i giardinieri, mentre fuori ci sono bambini che soffrono solo perche’ sfortunati.
Mi faccio schifo per la mia fortuna sfacciata, mi faccio schifo per il mi carattere di , mi faccio schifo per il mio aspetto impeccabile e per la mia salute di ferro…forse non mi togliero’ mai piu’ dalla testa le urla di questi bambini. Mi figlia dorme tranquilla mentre sono in un bagno di lacrime, la gente passa e non capisce perche piango, mia figlia non ha niente alla fine. Piango per tutti quelli che hanno qualcosa.
La stupenda montagna dove sorge questo ospedale e’ stata teatro di incendi per tutta l’estate. Forse per le elezioni imminenti, forse per poterci erigere orrendi condomini o disgustose villette neoclassiche, solo la morte di questa foresta mi distoglie momentaneamente il pensiero da quello che sento e che vedo.
I medici l’hanno soprannominata Bugs Bunny, la mia bambolina, perche’ a darle quel colore giallongnolo-arancio che io chiamo dorato, non e’ un malessere, ma la sua ossessione con le carote.
Oggi mi trovo in una squallida stanza di un’ospedale pediatrico ateniese dove il sottofondo alle urla strazianti dei bambini nella notte sono i pettegolezzi delle infermiere di turno, che hanno ormai fatto l’abitudine alla sofferenza, che sono divenute ormai insensibili al dolore infantile, che hanno freddezza nel maneggiare maschere di ossigeno su volti di neonati terrorizzati dalla vita.
Un felice inizio del mio secondo trimestre di gravidanza, tanto per rimpiangere di fare figli e non dedicar tempo ai viaggi invece. Ci troviamo qui per una laringite, che non abbiamo saputo risolvere a livello pediatrico, non so se per incompetenza o perche’ vi sia un reale pericolo.
Il mio pensiero va a tutti i genitori di figli malati: niente al mondo e’ paragonabile alla loro sofferenza. Mi sento male male male male, ho voglia di andare a casa e dimenticare questo posto, ho voglia di ignorare quello che succeede, sono una vigliacca, non potrei neanche fare l’infermiera. Sono terrorizzata se fanno un prelievo di sangue ai miei figli e pronta a scagliarmi aggressiva su chiunque abbia il minimo cenno di freddezza professionale verso di loro.
Vivo isolata nel mio castello, immersa nel verde con servitu’ e denaro da spendere, con vizi e lamentele da bambina viziata, che ha come problema, quale sara’ la prossima automobile da comprare, o come devono tagiare l’erba i giardinieri, mentre fuori ci sono bambini che soffrono solo perche’ sfortunati.
Mi faccio schifo per la mia fortuna sfacciata, mi faccio schifo per il mi carattere di , mi faccio schifo per il mio aspetto impeccabile e per la mia salute di ferro…forse non mi togliero’ mai piu’ dalla testa le urla di questi bambini. Mi figlia dorme tranquilla mentre sono in un bagno di lacrime, la gente passa e non capisce perche piango, mia figlia non ha niente alla fine. Piango per tutti quelli che hanno qualcosa.
La stupenda montagna dove sorge questo ospedale e’ stata teatro di incendi per tutta l’estate. Forse per le elezioni imminenti, forse per poterci erigere orrendi condomini o disgustose villette neoclassiche, solo la morte di questa foresta mi distoglie momentaneamente il pensiero da quello che sento e che vedo.
I medici l’hanno soprannominata Bugs Bunny, la mia bambolina, perche’ a darle quel colore giallongnolo-arancio che io chiamo dorato, non e’ un malessere, ma la sua ossessione con le carote.
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