Il non autunno greco
Un non passaggio
Della caducità un assaggio
Una non sfiorita
Un solare inno alla vita
Caldo autunno ellenico già trascorso
Senza avere in vero avuto corso
Giardino eternamente assolato
Da scattanti piedini scalpicciato
C'è un pensiero in cui non mi invischio
Per non correre uno scomodo rischio
Quello di pensare che lo sto vivendo
E di ritrovarsi all'improvviso in inverno
Finché si prende la vita a testate
Si crede di essere in estate
Il non autunno greco è allettante
Se della vita non vuoi perdere un istante
L'illusione dell'eterno essere è una calda brezza
Luce vivente di un'antica saggezza
Se un po' ti attardi in questa beltà
Capisci perché è nata qui la civiltà
Mi riferisco soprattutto al moderno pensiero
Che dubbioso avanza senza anelare al vero
Civiltà senza dogma ne' randello
Come unica arma l'umano cervello
Tenuto in un corpo ugualmente prezioso
Da olimpiadi non tenuto ozioso
Caldi raggi di sole dal balcone orientale
Tanto per non farti lavorare
Poi nel giardino il pomeriggio
Altrove normalmente grigio
Raggi di un sole ancor più forte
Manco l'estate fosse alle porte
Le anime laboriose devono star ben attente
A non cader nel tranello del dolce far niente
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