Wednesday, November 27, 2013

Il NON AUTUNNO GRECO

Il non autunno greco
Un non passaggio
Della caducità un assaggio
Una non sfiorita
Un solare inno alla vita

Caldo autunno ellenico già  trascorso
Senza avere in vero avuto corso
Giardino eternamente assolato
Da scattanti piedini scalpicciato

C'è un pensiero in cui non mi invischio
Per non correre uno scomodo rischio

Quello di pensare che lo sto vivendo 
E di ritrovarsi all'improvviso in inverno
Finché si prende la vita a testate
Si crede di essere in estate

Il non autunno greco è allettante 
Se della vita non vuoi perdere un istante
L'illusione dell'eterno essere è una calda brezza
Luce vivente di un'antica saggezza

Se un po' ti attardi in questa beltà 
Capisci perché è nata qui la civiltà 
Mi riferisco soprattutto al moderno pensiero
Che dubbioso avanza senza anelare al vero

Civiltà senza dogma ne' randello
Come unica arma l'umano cervello
Tenuto in un corpo ugualmente prezioso
Da olimpiadi non tenuto ozioso

Caldi raggi di sole dal balcone orientale
Tanto per non farti lavorare
Poi nel giardino il pomeriggio
Altrove normalmente grigio
Raggi di un sole ancor più forte
Manco l'estate fosse alle porte

Le anime laboriose devono star ben attente
A non cader nel tranello del dolce far niente




  

Monday, November 11, 2013

I 7 TIPI PSICOLOGICI

Dopo avere seguito attentamente una serie di cinque seminari di psicologia applicata alla coppia, con come allettante titolo "Scegliere il compagno", non sono riuscita a capire a quale delle sette tipologie descritte appartengo. Sembra che io faccia difficoltà a valutare la mia maturità psicologica. Ergo, non posso valutare bene neanche il mio compagno...

1. Ισότιμο
2. Ρομαντικός
3. Γονεικός
4. Παιδιάςτικος
5. Λογικός
6. Συνδροφικός
7. Παράλληλο

Molto interessante, vedere cosa siamo, emotivamente e sentimentalmente e cosa crediamo di essere. Niente a che vedere col lato razionale.

Thursday, August 15, 2013

Ferragosto per me


Il mio figlio maggiore compie vent'anni oggi.
Vent'anni, da quell'alba aretina di ferragosto in cui il tutto pareva statico e chiuso per ferie. Un'immobilità aristotelica turbata solo dalle contrazioni del mio ventenne ventre. Persino l'allora fiammante nuovo ospedale cittadino pareva deserto: un'immensa costruzione labirintica in cui gli interminabili corridoi offrivano spazio e tempo all'allenamento della mente e del corpo. Entrai in quel Κνωσσος donna e ne uscii madre. Non passando dai dolori apocalittici a cui mi avevano preparato i miei familiari, ma confermando che il corpo e' suddito, seppur indispensabile, della mente. Volere e' potere.
Il neonato era abbronzato e pieno di capelli, un dio. Il mio dio. Amore a prima vita. Il suo esistere aveva offuscato la mia storia prima di lui.
Tanti auguri G!

Monday, April 01, 2013


 "L'INFELICITA' DI ESSERE GRECI", e' l'infelicita' di tutti i mediterranei?
Riflessioni sul libro di Nikos Dimou.

 Che l'essere mediterraneo ci leghi come non mai e' indubbio. Nonostante gli ancor troppo sporadici: "finiremo come la Grecia", o "dobbiamo cercare di non seguire il modello greco",  che ne sappiamo veramente di questa Grecia? Se la domanda fosse stata rivolta cinque anni fa, la mente dell'italiano medio sarebbe volata agli antichi Greci o al binomio spiagge bianche-mare-azzurro dei fortunati che l'hanno esplorata.

Oggi, se dico Grecia l'associazione spontanea può variare tra bancarotta dello stato e uscita dall'eurozona; se razionalizziamo ci sentiremo a disagio: siamo sicuri di essere fuori pericolo, noi che siamo i più grandi tra i PIGS, sarà un'anomalia quella della Grecia e quindi le spetta un trattamento diverso (la isoliamo per evitare l'epidemia)? Oppure siamo all'inizio della fine dell'euro, perché l'Europa e' storicamente così variegata che una coesione non è ancora possibile?

L'infelicita' di essere greci di Dimou e'del 1975. Quando usci' in Grecia fu un successo, ma l'autore fu accusato da molti di essere un anti-greco. Nel corso della sua carriera, a parte le oltre cinquanta pubblicazioni, ha saputo eccellere in campi quali la pubblicità o la tecnologia, ma la sua popolarità non è andata di pari passo con la simpatia. Chi dice la verità, fregandosene della diplomazia risulta impopolare e scomodo.

L'analisi di Dimou e' lucida e scientifica e rivela oltre alle inevitabili similitudini della Grecia con gli altri Paesi mediterranei le sue differenze, che sono storiche e che sono profonde. La Grecia moderna non solo condivide gli stereotipi negativi degli altri paesi " meridionali", ma presenta delle caratteristiche peculiari, tutte sue, frutto della sua storia unica, che ha provocato nella mente del greco moderno i due complessi d'inferiorità, quello con gli antichi greci e quello con gli europei.

Purtroppo e' un'amara conclusione per il greco moderno, così come può esserlo per tutti: i classicisti che ne difendono l'appartenenza all'Europa a spada tratta o gli opinion-makers nostalgici o sinistroidi che farebbero bene a leggersene una copia in santa pace.


In Italia non c'è verso di avere un governo normale, anzi, non c'è verso di avere un governo. il Professor Monti, una manna dal cielo, lo hanno preso a pomodori in faccia quando si e recato a teatro con la gentile consorte. Persino la stampa (escluse anime nobili quali Sergio Romano, Giovanni Sartori e pochissimi altri) non ha capito quello che quest'uomo ha tentato di fare. Noi Italiani, viviamo nel nostro mondino provinciale, noi non siamo neanche patriottici, andiamo fieri della nostra appartenenza ad un gruppo ancora più ristretto.


Anch'io per oltre trent'anni, prima di andare dallo psichiatra, e prima di tradurre il
libro di Dimou, andavo fiera del mio Granducato di Toscana, della mia appartenenza, puramente casuale, alla casta dei pionieri Rinascimentali. I Toscani hanno inventato la lingua italiana moderna, hanno dato natali o protezione ai migliori artisti e scienziati della storia, i Medici hanno persino inventato le Banche! Ce n'e' per tutti!


Ricordo la mia gioia quando una coppia di colti amici greci di ritorno da una visita al museo archeologico di Berlino, mi dissero che avevo il volto identico alla nobildonna Etrusca di cui avevano visto il sarcofago. Che onore avere le fattezze di un'Etrusca, lo spirito di un'umanista Rinascimentale e di avere per compagno un Greco!


Prima di viverci, immaginavo che i Greci moderni fossero tutti positivamente condizionati  dallo scetticismo Socratico o dalla Metodicità Aristotelica! E ora che succede? Vogliamo anche noi continuare a vivere blasonandoci dei meriti degli antichi? Abbiamo la scelta: vogliamo andar fieri degli architetti dell'antica Roma, di Dante-Petrarca-Michelangelo-Galileo...Anzi io voglio andar fiera degli Etruschi, almeno erano bonne viveurs  e avevano le donne in grande stima!


 Dite che qualche élite di saggi precursori, pionieri del pensiero, vissuta oltre 20 secoli fa, possa mantenere ancora a lungo un popolo di beati fannulloni, che hanno avuto in dono dalla sorte una terra meravigliosa? Intanto sprofonda nel Mediterraneo Cipro, il resto si vedrà. " Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'e' certezza".
Sorseggio un forte caffè greco all'ombra di una palma, il sole greco mi stordisce....