Wednesday, June 07, 2006

La Signora della porta accanto.


E’ strano come alcune persone siano dotate di una semplicita’ che le rende simpatiche al primo sguardo.

Holly Golightly si e’ esibita alcuni giorni fa in un piccolo e fumogeno locale nel centro di Atene, attesa da un audience piuttosto diversificato per eta’ e tipologia.


A precederla, facendo piu’ che dignitosamente da support, una certa Jessica Bell che mi hanno poi detto essere imparentata con qualche membro del gruppo Hard Candy. Una giovanissima, attraente ragazza con una voce tra Patti Smith e P.J Harvey, con sporadici lamenti alla Janis Joplin, but what an amazing mix!!! Alla fine del concerto ci ha persino regalato il suo album Life in a box.


Holly indossava un abito nero e scarpe nere, tutto estremamente minimale e privo di futili arricchimenti come a far risaltare il volto espessivo e la chitarra multicolore.


Alta e fiera, con una stazza possente ma aggraziata.


Britannica in quanto a classe e a stile, ma non in quanto a gusto.

Forte, decisa, priva di fronzoli, ma dolce e accattivante allo stesso tempo.


I capelli neri, raccolti sulla nuca, con un che di trasandato, quasi fosse a casa propria e li avesse acconciati cosi’ per fare alcuni lavori domestici.


Il volto, quello di una madre premurosa che ti accarezza dolcemente con la sua voce soave.
Che dire della musica!


Pre-rock electric blues, folk, soul...Sono incinta di sette mesi e non ho potuto evitare di ballare e di rimanere a lungo in piedi ad ammirarla.


Che fascino la Signora della porta accanto!


Che personalita’ singolare!

Pensare che ha iniziato la sua carriera nientemeno che con Billy Childish and Thee Headcoats facendo garage-rock al femminile, per poi collaborare con the White Stripes, Greenhornes, Dan Melchior, Jim Jarmusch, Mudhoney, mentre pubblicava ben 15 albums dal ’95 ad oggi come solista!


Raramente sono fiera di esser donna. Ebbene, quella sera lo sono stata.

Tuesday, June 06, 2006

Cantilena di una donna noiosa incinta



Sola
Emarginata dalla tua parola


Quella che in principio ci univa
E sopra ogni altro atto sovrana imperava


Quella che ci faceva fremere d’attesa
Di un frase memorabile o dell’ennesima sorpresa


Notti bianche in suo onore
Ignari d’aver scoperto l’amore


La sua potenza
Annichiliva dell’altro la presenza


La sua laconicita’
Celava ricercata perfettibilita’


La sua volutta’
Trascinava via dalla realta’


Ed ora Sola
Emarginata proprio dalla tua parola


Ma che cos’e’ il tradimento



Se non della parola di un’altra il perfetto completamento?

Monday, June 05, 2006

Epistolario o Blog?


Il romanzo che ho appena letto mi ha convinto definitivamente ad iniziare questo blog.

Il protagonista Moses Herzog, un uomo di mezza eta’, reduce da un duplice divorzio, padre di due figli che non vivono con lui, sta attraversando una crisi che sembra anticipare un esaurimento nervoso.

Vive in una grande casa acquistata per la sua seconda moglie, nel Berkshire e ammazza il tempo scrivendo lettere che non inviera’, ad amici, conoscenti, morti, vivi, scrive a Nietzsche, a Spinoza, ad Heidegger, e persino a Dio al solo scopo di sfogarsi, di lanciare un’accusa alla depravazione sociale, morale e intellettuale che lo circonda.

Moses e’ un insegnante universitario la cui area di studio e’ il romanticismo.

E’ uno studioso sconfitto il protagonista di questo best seller scaturito dalla penna di Saul Bellow nel 1964.

Ha una personalita’ poliedrica, una cultura enciclopedica, una piu’ che rispettabile condizione sociale e buon gusto, ma e’ sconfitto nell’area sentimentale.

Non si da per vinto: gli uomini sono responsabili l’uno dell’altro; il fato, l’alienazione non hanno il sopravvento. Serve dignita’ umana da opporre all’indifferenza dilagante.



La lingua di Herzog e’colorita e variegata a seconda del destinatario delle lettere; notevole e' il taglio ironico e la lettura scorre rapidamente tra gli sbalzi di umore dello scrittore nello scrittore.



Se Herzog avesse potuto esprimersi attraverso un blog e fare di ogni lettera un post avrebbe forse potuto trovare piu’ facilmente quella terapia, di cui inconsciamente va in cerca.

Scrivere con l’idea che cio’ che scrivi rimarra’ sepolto con te dopo la tua morte non offre alcuna possibilita’ di cura.

Lo stream of consciousness cosi’ di moda all’inizio del secolo scorso, ha poco valore se non c’e’ un reale destinatario.

Non c’e’ bisogno di rielaborare, di smussare le spigolature, di attenuare i contrasti, di rendere piacevole, di render comprensibile.
Se il messaggio non e’ pensato in funzione di un qualche destinatario, perde la sua intrinseca natura: quella di atto comunicativo.

Herzog crede che gli altri credano che lui sia pazzo.
Pensa che gli altri pensino.

Se, come riteneva Bellow, l’alienazione provocata dalla societa’ moderna, si puo’ sconfiggere perche’ non iniziare col trasformare il proprio diario segreto in un blog, accessibile per tutti?



A great deal of intelligence can be invested in ignorance when the need for illusion is deep.
Saul Bellow


Everybody needs his memories. They keep the wolf of insignificance from the door.
Saul Bellow



Saturday, June 03, 2006

Omaggio ad una first lady illegale. Aspasia di Mileto.

Compagna dello strategos autokrator illuminato che governo’ su Atene credendo nel liberalismo e nel progressivo riformismo e fu eletto dal suo popolo per quasi quarant’anni di seguito, dal 467 al 428 AC.

Di origine aristocratica, ma democratica come ideologia.

La accumuno’ a Pericle il senso della perfezione tecnica ed il gusto artistico.

Fu intellettuale attiva per l’ emancipazione della donna nel senso di partecipazione alla vita pubblica;

Fu etera, maestra di fascino e buone maniere e soprattutto maestra di conversazione;

madre coraggiosa del figlio illegittimo che lo fara’ andare contro leggi da lui stesso promulgate per gioire della vita accanto a lei;

forestiera maestra di erotica, un’arte purtroppo non piu’ disciplina di studio;

convinta che nell’amore eterosessuale non c’รจ solo pura soddisfazione della carne, o scopo meramente riproduttivo, ma che esso rende possibile migliorare spiritualmente gli individui, uomini e donne, pur nascendo come un impulso irrazionale;

dotata di un modus cogitandi moderno: ha in nuce il pensiero di tipo scientifico, il procedimento induttivo come gioco retorico che le riconoscono sia Cicerone che Quintiliano rifacendosi al suo dialogo con Senofonte e con la moglie di Senofonte rigurdante il desiderio dell’uomo o della donna d’altri.

Seduttrice e provocatrice quindi.

Tuttavia donna fedele, della fedelta’ che si conquista con l'uso della ragione e la liberta'.