Tuesday, August 01, 2006

Vouliagmeni, il gioiello della penisola ateniese


A tratti sembra di essere in una isola delle cicladi: roccia multicromatica e acqua trasparentissima; in altri punti ricorda l'Ionio: verde lussureggiante e piscinette naturali color smeraldo. E' Vouliagmeni, la frastagliata penisola gioiello vicinissima alla metropoli ateniese.




Non sembra possibile che a solo qualche decina di km a sud est dell'Acropoli ci sia una tale variegata ricchezza paesaggistica. E’ una pineta situata a sud della penisola di Attica e piu’ precisamente nel golfo di Saronikos.


Profumo di pino marittimo, oasi fatta di macchia mediterranea e di un susseguirsi di piccoli golfi, insenature, istmi e altre varianti costiere che sembrano trucchi della natura studiati per addolcire l'asprezza e l'irruenza di Poseidone o Egeo che dir si voglia.


Il lago salato, immerso nella roccia ne definisce l'unicita'. Le spiaggie variegate di Vouliagmeni iniziano da est con le sabbiose Agios Nikolaos e Megalo Kavouri, il grande Granchio, tutt’intorno alla penisola di Lemos, letteralmente “il collo”. .



Passando per la baia centrale arricchita anche da piccole isolette, si arriva ai Limanakia, “moletti”, innumerevoli insenature naturali, che accolgono nella loro parte interna il lago.




Antichissimo dal punto di vista geologico, esiste da circa 2000 anni come tale. Si e’ formato dalla caduta della parte superiore di una cava sotterrranea di acqua calda. Le sue acque, di un verde intensissimo, sono pertanto una mistura di acqua calcarea proveniente dalla cava sotterranea e di acqua marina. Vi si puo’ nuotare per tutto l’anno accarezzati da acque di 25-27 gradi. Il fiume sotterraneo salato provvede al rinnovo costante delle acque del lago... Quale combinazione migliore climatica!



Sorprende forse che abbia accolto la piu’ avanzata forma di civilizzazione del passato? Quale altro luogo poteva ispirare l’invenzione dell’estetica? Chi altro poteva avere tali ampi orizzonti, spaziali e poi mentali? Quale altro popolo poteva elevare il dubbio e l’incertezza a sovrani? Chi poteva ammirare, desiderare ed e essere incuriosito scientificamente dalla bellezza della natura comprendente ovviamente la bellezza della mente umana? Dove altrove poteva essere inventata una coreografica religione fatta di Dei a immagine e somiglianza di uomini?

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