Monday, June 05, 2006

Epistolario o Blog?


Il romanzo che ho appena letto mi ha convinto definitivamente ad iniziare questo blog.

Il protagonista Moses Herzog, un uomo di mezza eta’, reduce da un duplice divorzio, padre di due figli che non vivono con lui, sta attraversando una crisi che sembra anticipare un esaurimento nervoso.

Vive in una grande casa acquistata per la sua seconda moglie, nel Berkshire e ammazza il tempo scrivendo lettere che non inviera’, ad amici, conoscenti, morti, vivi, scrive a Nietzsche, a Spinoza, ad Heidegger, e persino a Dio al solo scopo di sfogarsi, di lanciare un’accusa alla depravazione sociale, morale e intellettuale che lo circonda.

Moses e’ un insegnante universitario la cui area di studio e’ il romanticismo.

E’ uno studioso sconfitto il protagonista di questo best seller scaturito dalla penna di Saul Bellow nel 1964.

Ha una personalita’ poliedrica, una cultura enciclopedica, una piu’ che rispettabile condizione sociale e buon gusto, ma e’ sconfitto nell’area sentimentale.

Non si da per vinto: gli uomini sono responsabili l’uno dell’altro; il fato, l’alienazione non hanno il sopravvento. Serve dignita’ umana da opporre all’indifferenza dilagante.



La lingua di Herzog e’colorita e variegata a seconda del destinatario delle lettere; notevole e' il taglio ironico e la lettura scorre rapidamente tra gli sbalzi di umore dello scrittore nello scrittore.



Se Herzog avesse potuto esprimersi attraverso un blog e fare di ogni lettera un post avrebbe forse potuto trovare piu’ facilmente quella terapia, di cui inconsciamente va in cerca.

Scrivere con l’idea che cio’ che scrivi rimarra’ sepolto con te dopo la tua morte non offre alcuna possibilita’ di cura.

Lo stream of consciousness cosi’ di moda all’inizio del secolo scorso, ha poco valore se non c’e’ un reale destinatario.

Non c’e’ bisogno di rielaborare, di smussare le spigolature, di attenuare i contrasti, di rendere piacevole, di render comprensibile.
Se il messaggio non e’ pensato in funzione di un qualche destinatario, perde la sua intrinseca natura: quella di atto comunicativo.

Herzog crede che gli altri credano che lui sia pazzo.
Pensa che gli altri pensino.

Se, come riteneva Bellow, l’alienazione provocata dalla societa’ moderna, si puo’ sconfiggere perche’ non iniziare col trasformare il proprio diario segreto in un blog, accessibile per tutti?



A great deal of intelligence can be invested in ignorance when the need for illusion is deep.
Saul Bellow


Everybody needs his memories. They keep the wolf of insignificance from the door.
Saul Bellow



1 comment:

Anonymous said...

Interesting website with a lot of resources and detailed explanations.
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