Thursday, October 12, 2006

Di inquisitori e guerrafondai gli eredi, te li ritrovi sempre tra i piedi...

...ovvero "Sulla capacita' di imporre al prossimo i propri rituali da parte dei rappresentanti di varie fedi religiose”.

Quanto dura la vita umana? Neanche un secolo di solito, percio' quanto tempo possiamo perdere? Come si permettono i rappresentanti di varie fedi religiose di imporre i propri rituali, di rubare il nostro tempo, indistintamente, noncuranti, anzi pretendendo contrizione, pentimento, e redenzione da un qualcosa che si suppone abbiamo commesso, ma quando? Prima di esser nati? Quante credenze della maggioranza, devono ancora essere imposte ad una povera minoranza, rea solo di essere razionale?

Due esempi.
Stessa sera, stessa ora.
Due Paesi diversi. Due contesti diversi. Due religioni diverse.
Stessa imposizione.

Grecia. Atene. Prete ortodosso.
Predica interminabile, condita con gesti scaramantici di pretesa benedizione ad inaugurazione di un negozio. Sua colpa: essere troppo grasso (ma la gola non era un peccato capitale?) per predicare altruismo, avere troppo oro addosso (e l'avarizia?) per predicare umilta', ma soprattutto, aver parlato troppo di un qualcosa in cui lui e altri credono, per pretendere di essere tollerante. Primo, non si impone una propria idea al prossimo (impariamo dal relativismo scientifico per favore!)...uhm...il relativismo, adesso che ci penso e' stato citato dal papa in carica come uno dei pericoli che incombono sulla societa' contemporanea!?! Secondo: Quello che si vuole imporre non e’ neppure comprovabile.

Italia. Arezzo. Prete cattolico. Impone Padre Nostro durante cena in cui sono presenti le varie personalita’ cittadine. Perche’ mai tutti gli invitati dovrebbero alzarsi in piedi e pentirsi (mia sorella era presente)? Forse per non essere emarginati se rimangono seduti in silenzio. Perche’ noi liaci, atei , agnostici dobbiamo essere emarginati. Perche’ siamo una minoranza forse.

Questo post e’ dedicato a questa minoranza che invito, nel caso in cui si trovi in imbarazzo ad avere il coraggio di parlare per mezz’ora dell’importanza della fiaba di Cappuccetto Rosso... visto che ognuno crede nelle fandonie proprie o di rivolgere un ringraziamneto a Zeus e Diana prima di mangiare un buon arrosto toscano.

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