Monday, April 01, 2013


 "L'INFELICITA' DI ESSERE GRECI", e' l'infelicita' di tutti i mediterranei?
Riflessioni sul libro di Nikos Dimou.

 Che l'essere mediterraneo ci leghi come non mai e' indubbio. Nonostante gli ancor troppo sporadici: "finiremo come la Grecia", o "dobbiamo cercare di non seguire il modello greco",  che ne sappiamo veramente di questa Grecia? Se la domanda fosse stata rivolta cinque anni fa, la mente dell'italiano medio sarebbe volata agli antichi Greci o al binomio spiagge bianche-mare-azzurro dei fortunati che l'hanno esplorata.

Oggi, se dico Grecia l'associazione spontanea può variare tra bancarotta dello stato e uscita dall'eurozona; se razionalizziamo ci sentiremo a disagio: siamo sicuri di essere fuori pericolo, noi che siamo i più grandi tra i PIGS, sarà un'anomalia quella della Grecia e quindi le spetta un trattamento diverso (la isoliamo per evitare l'epidemia)? Oppure siamo all'inizio della fine dell'euro, perché l'Europa e' storicamente così variegata che una coesione non è ancora possibile?

L'infelicita' di essere greci di Dimou e'del 1975. Quando usci' in Grecia fu un successo, ma l'autore fu accusato da molti di essere un anti-greco. Nel corso della sua carriera, a parte le oltre cinquanta pubblicazioni, ha saputo eccellere in campi quali la pubblicità o la tecnologia, ma la sua popolarità non è andata di pari passo con la simpatia. Chi dice la verità, fregandosene della diplomazia risulta impopolare e scomodo.

L'analisi di Dimou e' lucida e scientifica e rivela oltre alle inevitabili similitudini della Grecia con gli altri Paesi mediterranei le sue differenze, che sono storiche e che sono profonde. La Grecia moderna non solo condivide gli stereotipi negativi degli altri paesi " meridionali", ma presenta delle caratteristiche peculiari, tutte sue, frutto della sua storia unica, che ha provocato nella mente del greco moderno i due complessi d'inferiorità, quello con gli antichi greci e quello con gli europei.

Purtroppo e' un'amara conclusione per il greco moderno, così come può esserlo per tutti: i classicisti che ne difendono l'appartenenza all'Europa a spada tratta o gli opinion-makers nostalgici o sinistroidi che farebbero bene a leggersene una copia in santa pace.


In Italia non c'è verso di avere un governo normale, anzi, non c'è verso di avere un governo. il Professor Monti, una manna dal cielo, lo hanno preso a pomodori in faccia quando si e recato a teatro con la gentile consorte. Persino la stampa (escluse anime nobili quali Sergio Romano, Giovanni Sartori e pochissimi altri) non ha capito quello che quest'uomo ha tentato di fare. Noi Italiani, viviamo nel nostro mondino provinciale, noi non siamo neanche patriottici, andiamo fieri della nostra appartenenza ad un gruppo ancora più ristretto.


Anch'io per oltre trent'anni, prima di andare dallo psichiatra, e prima di tradurre il
libro di Dimou, andavo fiera del mio Granducato di Toscana, della mia appartenenza, puramente casuale, alla casta dei pionieri Rinascimentali. I Toscani hanno inventato la lingua italiana moderna, hanno dato natali o protezione ai migliori artisti e scienziati della storia, i Medici hanno persino inventato le Banche! Ce n'e' per tutti!


Ricordo la mia gioia quando una coppia di colti amici greci di ritorno da una visita al museo archeologico di Berlino, mi dissero che avevo il volto identico alla nobildonna Etrusca di cui avevano visto il sarcofago. Che onore avere le fattezze di un'Etrusca, lo spirito di un'umanista Rinascimentale e di avere per compagno un Greco!


Prima di viverci, immaginavo che i Greci moderni fossero tutti positivamente condizionati  dallo scetticismo Socratico o dalla Metodicità Aristotelica! E ora che succede? Vogliamo anche noi continuare a vivere blasonandoci dei meriti degli antichi? Abbiamo la scelta: vogliamo andar fieri degli architetti dell'antica Roma, di Dante-Petrarca-Michelangelo-Galileo...Anzi io voglio andar fiera degli Etruschi, almeno erano bonne viveurs  e avevano le donne in grande stima!


 Dite che qualche élite di saggi precursori, pionieri del pensiero, vissuta oltre 20 secoli fa, possa mantenere ancora a lungo un popolo di beati fannulloni, che hanno avuto in dono dalla sorte una terra meravigliosa? Intanto sprofonda nel Mediterraneo Cipro, il resto si vedrà. " Chi vuol esser lieto sia, del doman non v'e' certezza".
Sorseggio un forte caffè greco all'ombra di una palma, il sole greco mi stordisce....

Monday, May 07, 2012

Dalla Grecia con amore

Cari compatrioti, All'indomani delle elezioni in Grecia, forse le più importanti dalla fine della dittatura, un'italiano può sentirsi sollevato. Avere un governo di ladri corrotti per noi e divenuta una specialità; gli ultimi erano addirittura truccati da saltimbanchi, tanto per piacere al popolino dei tele-dipendenti. Oggi, mi sento in una botte di ferro. Nel mio Paese abbiamo Monti, che pur avendo le mani legate dai soliti schifosi, prova razionalmente a fare ciò che deve esser fatto, ed e' in grado di farlo. Inizierò a preoccuparmi di nuovo quando tornerà alla sua amata professione e ci lascerà in balia di noi stessi e nelle mani dei soliti, che cambiano nome e vessillo, ma sono sempre i soliti. A dire il vero inizio a temere anche le novità (basti ricordarsi lega, berluschini e adesso grillini con la democrazia diretta..). Va bene: sappiamo che quando se ne andrà saremo di nuovo nel vuoto, a brancolare nel buio, mentre il Paese regredisce e ci avviciniamo all'euro di serie b o alla lira? Qualche idiota l'ha già' rimpianta. Nel mio Paese adottivo invece, la Grecia, sento che abbiamo toccato il fondo. Dopo mesi di incertezza e di mercati mondiali in fremente attesa finalmente e' stata presa la decisione sbagliata. Dopo la sconfitta e lo sgretolamento del centro-sinistra di Pasok, reo prodianamente di non aver fatto niente per due anni, ci ritroviamo il solito centro-destra (colpevole berluschianamente di omissione dati etc..) primo, ma sconfitto e la sinistra antieuropea di un baccellone che a mala pena spiccica due parole d'inglese. Ma a che cosa gli serve l'inglese, ormai? Non c'e' la maggioranza per governare...altra perdita di tempo, bancarotta incontrollata, uscita sicura dall'eurozona. Tutto condito da un populismo senza precedenti e dall'indignazione solo dei pochi spiriti liberali, onesti e lavoratori che non vedono altra scelta che l'espatrio. La Grecia e' un posto meraviglioso, ma mi domando: vale la pena pagare questo prezzo solo per la sua bellezza naturale? Quando ho lasciato l'Italia avevo un figlio, che adesso e' maggiorenne ed ha tratto vantaggi dal cambiamento. Oggi ne ho altri due che sono italo-greci e mi vedo costretta a rifare i bagagli e ricominciare da capo. Canada, Australia o Germania? Consiglio vivamente la lettura di un libro di aforismi "L'infelicita' di essere greci", che uscirà edito da Castelvecchi i primi di Giugno. Aiuta a capire non solo i Greci, ma i mediterranei e gli uomini. Se riusciamo a capire noi stessi e' probabile che riusciamo anche ad affrontare una crisi economica senza precedenti.

Friday, March 16, 2012

FINTO INNO ALL'IO



Invano mi arrabatto

Per l’altro al me anteporre,

Io manco nel proporre.

Repente ti ricatto

Tu mi fai: la vita scorre!

Se te voglio amare,

Al me saper rinunciare

Io privo d’amore o deprivato

Come sogghigna quell’ilare vestito da scienziato!

Posso io ciò che non ho imparato?

Forse non è tardi

Per al sarcasmo lanciar dardi.

Tra le invettive stasera censurate

Non ci son le più adorate.

Senza timor allor scopate!

Mi si dirà: ma questa non è terapia,

Non è il modo di trovar la via.

Comunque sia la sorte,

Allontana dalla morte.

Dice non dir “cazzo”

Anche se a orecchio greco suona come un “siedo”

Su questo tema soprassiedo.

Disturba che son volgare?

Manco m’avesse chiesto per l’altare:

Ci siam sposati in segreto,

Almeno avessimo fottuto in un roseto.

Poteva esser una degna festa,

Se uno non si montava la testa.

Perche aspetto d’esser festeggiata?

E sola mi perdo la passeggiata?

Ho sogni prometeici

E il cuore di un lattante,

Socraticamente accetto d’essere ignorante.

Da li costruisco non aspettando il dieci,

Se penso anche alla lode

Ne può venir fuori una frode.

La malattia avanza,

Siamo in due in una stanza.

Neanche più fumare,

Ci porta a comunicare.

Son cosi insopportabile

O dai sentimenti resa disabile?

Sembra che quelli facili a poetare

Dai genitori han provato il deprivare,

Quelli invece che troppo han accudito

Senza aiuto ora non alzano neanche un dito,

Soffrono se non son serviti

E se non son forti posson esser pervertiti.

Forse dobbiam trovar la via di mezzo,

Per della vita

Non sciupar il più bel pezzo.

Tuesday, April 19, 2011

a quattro anni non solo famiglia..










Lei con il suo amore....a destra















il babbo e la mamma il giorno del loro matrimonio...in basso












La sirenetta Ariel


Pippi Calzelunghe con cavallo e scimmietta in spalla







L'artista ritrae se' stessa





poi sperimenta un prato psicadelico su carta da ufficio...



























Post Pollok grafomane, ma il paesaggio e' gia' privo di vuoto



















Mia figlia Dafne, l'artista, ha solo 4 anni e mezzo

Tuesday, June 09, 2009

fine del silenzio

Continuero' il mio diario semincognito.

E' passato un anno e mezzo dall'ultimo post.

Nel frattempo e' nato Costantino Adriano.

Mi sento piu' tranquilla ultimamente, ma non sono sicura che questa sia anche l'impressione dell'altro da me di turno.

Ho scritto alcune cose in questo periodo che non ho avuto il coraggio di pubblicare, come se ci fosse davvero qualcuno che lo legge il blog!

In ogni caso, alleghero' prima o poi anche gli arretrati.

Saturday, January 12, 2008

silenzio

Mi e' stato detto che il blog e' una facciata, o meglio solo una parte di me, forse la migliore.

Non mi rappresenta.

Non e' visibile la malattia che mi affligge.

Sono malata di mente. Devo farmi curare.

Devo trovare un bravo strizzacervelli al quale dare un po' di soldi in cambio di aiuto.

Devo cercare questo salvatore per il bene della mia famiglia.

Ho scritto tante cose in questi mesi e tantissime nel corso della mia vita, che non ho avuto il coraggio di pubblicare neanche sotto lo pseudonimo di Aspasia (che adesso che ci penso e' assolutamente privo di modestia, per chi conosce la storia).

Forse nel 2008 saro' piu' coraggiosa.

Friday, September 28, 2007

La casa dei sogni

Questa e' la vista dalla strada principale della terra che avrei voluto comprare per costruire la mia casa dei sogni.
Costa troppo.
E' nella zona "in" della citta', in una delle poche aree verdi rimaste.
Quattro milioni e settecento mila euro , forse da trattare.
E' bello vedere che anche in Grecia e' iniziata la raccolta differenziata ed il riciclaggio.
Ingrandendo la scritta si puo' leggere che il bidone e' destinato solo a contenitori che possono essere riutilizzati.
Un onore al comune di Kifissia.
Adesso che la destra e' di nuovo al governo forse stara' discutendo cosa puo' essere rimasto da bruciare. No, non e' neppure degno di discussione quello che patrimonio dell'umanita'. Importanza hanno invece le competizioni intrapartitiche, i pettegolezzi da comari che fanno la maglia.
Intanto la signora proprietaria della terra in questione, quella della mia casa dei sogni, ha incaricato qualcuno di ripulirne il sottobosco, come prevenzione contro il rischio d' incendi, si suppone.
Che gran civilta'.
Ho lasciato un paese (il minuscolo e' voluto) inetto, lento, corrotto, non funzionale per uno piu' a meridione e ancora piu' grottesco del primo.
Non importa. dove ho i miei tre amori, li' ho la casa dei sogni.

Thursday, September 13, 2007

Per fortuna che ho Bugs Bunny

E’ strano come la vita ti riserbi sorprese incredibili e vicissitudini disparate. Solo pochi giorni fa mi trovavo in vacanza in un luogo da sogno, dove l’alba ed il tramonto facevano a gara nel contendersi il primato della perfezione assoluta della natura, dove il sottofondo agli allegri schiamazzi dei miei figli era il suono rilassante delle cicale, dove il profumo di pino e di mare si mischiavano indissolubilmente.

Oggi mi trovo in una squallida stanza di un’ospedale pediatrico ateniese dove il sottofondo alle urla strazianti dei bambini nella notte sono i pettegolezzi delle infermiere di turno, che hanno ormai fatto l’abitudine alla sofferenza, che sono divenute ormai insensibili al dolore infantile, che hanno freddezza nel maneggiare maschere di ossigeno su volti di neonati terrorizzati dalla vita.

Un felice inizio del mio secondo trimestre di gravidanza, tanto per rimpiangere di fare figli e non dedicar tempo ai viaggi invece. Ci troviamo qui per una laringite, che non abbiamo saputo risolvere a livello pediatrico, non so se per incompetenza o perche’ vi sia un reale pericolo.

Il mio pensiero va a tutti i genitori di figli malati: niente al mondo e’ paragonabile alla loro sofferenza. Mi sento male male male male, ho voglia di andare a casa e dimenticare questo posto, ho voglia di ignorare quello che succeede, sono una vigliacca, non potrei neanche fare l’infermiera. Sono terrorizzata se fanno un prelievo di sangue ai miei figli e pronta a scagliarmi aggressiva su chiunque abbia il minimo cenno di freddezza professionale verso di loro.

Vivo isolata nel mio castello, immersa nel verde con servitu’ e denaro da spendere, con vizi e lamentele da bambina viziata, che ha come problema, quale sara’ la prossima automobile da comprare, o come devono tagiare l’erba i giardinieri, mentre fuori ci sono bambini che soffrono solo perche’ sfortunati.

Mi faccio schifo per la mia fortuna sfacciata, mi faccio schifo per il mi carattere di , mi faccio schifo per il mio aspetto impeccabile e per la mia salute di ferro…forse non mi togliero’ mai piu’ dalla testa le urla di questi bambini. Mi figlia dorme tranquilla mentre sono in un bagno di lacrime, la gente passa e non capisce perche piango, mia figlia non ha niente alla fine. Piango per tutti quelli che hanno qualcosa.

La stupenda montagna dove sorge questo ospedale e’ stata teatro di incendi per tutta l’estate. Forse per le elezioni imminenti, forse per poterci erigere orrendi condomini o disgustose villette neoclassiche, solo la morte di questa foresta mi distoglie momentaneamente il pensiero da quello che sento e che vedo.

I medici l’hanno soprannominata Bugs Bunny, la mia bambolina, perche’ a darle quel colore giallongnolo-arancio che io chiamo dorato, non e’ un malessere, ma la sua ossessione con le carote.

Tuesday, September 04, 2007

Una dimora vivente

Mi trovo in una villa magnifica nell'isola di Kea, a poche miglia da Atene, inaspettato prestito ad uso illimitato di una cara amica, Μ..
Era la residenza estiva di sua sorella A., morta di cancro poco piu' che quarantenne alcuni anni fa. Non la solita casa al mare, con gli oggetti riciclati qua e la’, ma un gioiello progettato e realizzato curando i minimi dettagli. Un costoso piacevole passatempo che rivela oltre ad un indubbio buogusto, amore. Amore che emerge dagli allegri mobiletti provenzali come dalle collezioni di conchiglie e sassolini. Mi da un senso di vuoto e una profonda malinconia osservare come questi stupidi oggetti siano sopravvissuti a colei che li ha raccolti; mi rallegra paradossalmente vedere come lo stupendo giardino, ricco di ogni tipo di piante sia caduco come noi, trascurato lontano dalle cure della sua creartice. Mi godo questi momenti con la mia famiglia instancabile, ma la sera quando tutti dormono il mio pensiero va a colei che ha pensato e realizzato gli innummerevoli particolari che rendono questa casa viva. Un peccato se i posteri decidessero di venderla. Inevitabilmente venderebbero anche una parte di lei.

Le foto che allego sono state scattate con un telefono: per una volta siamo partiti per le vacanze con un’unica macchina fotografica, che mia figlia ha rotto il primo giorno. Un piccolo assaggio della vista dalla veranda.

Wednesday, August 29, 2007

Terza maternita'


Alcuni giorni fa ho scoperto di essere incinta, ad appena undici mesi dal mio secondo figlio, D. nata tredici anni dopo il primo G.
Sono felice. Sono cosi' innamorata di mio marito che mi sento di riprodurre il suo prezioso dna all'infinito. Mi fermero' al terzo figlio solo perche' credo sia il limite in numero affinche' in due possiamo dedicar loro tempo sufficiente, senza annullare completamente la nostra vita di coppia. Mi sento di vivere una seconda giovinezza, una maternita' matura e riflettuta che ha caratteristiche diverse dalla prima, inaspettata e per certi versi acerba come lo ero io. La minima differenza di eta' tra me ed il mio primo figlio e' un vantaggio che si apprezza solo in eta' matura. Con G. Siamo cresciuti insieme, lui ha purtroppo inevitabilmente subito gli sbalzi di umore di una madre che in eta' universitaria doveva divergere l’attenzione su pappine e pannolini. Quando si e’ molto giovani sembra interminabile anche il periodo in cui si ha il pancione; col passare degli anni non vuoi che quel momento di preziosa simbiosi passi, ti piace essere coccolata e che tutti si curino di te. In entrambe le mie precedenti gravidanze, ero in realta' piu' forte e piu' in forma che mai, dato che inevitabilmente avevo cura del mio corpo di piu'. La forma fisica e la ricerca del benessere hanno in questo momento valenza molto superiore, essendo rivolte allo sforzo che si prospetta e alla volonta' di affrontarlo autonomamente. A parte le inevitabili ansieta’ dovute alla salute del nascituro, mi inquieta il tempo. Come G. mi faceva notare, gli rimmarra’ un “trentatre’ per cento circa di mamma”. Riusciro’ a distribuire il mio tempo, senza aumentare le mie frustrazioni e svalutarlo anche qualitativamente? Cio’ che e’ certo e’ che un adolescente ha bisogno molto piu’ di due neonati e le attivita’ che possono essere delegate ad altri necessitano una supervisione costante, discreta e sempre un po’ affettuosa. Speriamo di farcela. Poi prenderemo anche un cane.

Monday, August 06, 2007

rosso come la passione...

Rosso come il rubino simbolo di passione estrema, sia essa amore o ira...
Sto impazzendo o sto solo diventando come mia madre. Solo una disinteressata cara amica potrebbe rispondermi. Talvolta mi comporto cosi' male che metto addirittura in pericolo la stabilita' dei miei figli!!!
Mi sembra piu' un'esagerazione degna di una tragedia greca che realta', ma se sono pazza saro' di sicuro l'ultima ad accorgermene. Vista cosi' la mia vita sembra allora popolata da sante figure che mi temono, ciascuna a modo proprio. Quindi anche la suddetta amica non sara' sincera al cento per cento. Mi annoia analizzarle una ad una e quindi lasciamole bearsi della loro bonta' e andiamo a cercarsi uno strizzacervelli o meglio uno strizzaportafogli, uno pseudo-colto signore in la' con gli anni, con il quale aprirsi distesa in un improbabile divano di velluto bordo' trapuntato con filo e bottoni dorati. Una tappezzeria voltastomaco anche per un proprietario terriero texano, di quelli che di ogni cosa conoscono il prezzo senza capirne il valore. Ma vedo rischiosa la scelta di un medico giovane, con ambulatorio e sala visite di un minimal acciaio e vetro ed una cultura che spazia ben oltre le opinioni di Jung o Freud. Anche se ci fosse c'e' da dubitare delle buone intenzioni di uno cosi'. Colto, intelligente e di buone maniere che decide di fare lo psicanalista!? Ba!! Allora lo fa per soldi, nutrendosi dei problemi altrui come una sanguisuga. Gli strizzacervelli solo solo un pochino piu' in alto di preti e astrologi nella scala di gradimento di Aspasia, e questi ultimi due appena si intravedono giu' nel baratro....

Monday, July 23, 2007

ME GUSTA EL VERDE

Il verde mi fa sentire eternamente in vacanza. Ma e'anche quotidiano, familiare, protagonista. Un dono in questo passaggio.

Tuesday, June 19, 2007

Due ringraziamenti da una mente non-matematica


Sono una donna molto fortunata.
Il mio compagno per la vita e’ un uomo eccezionale.
Non lo dico perche’annebbiata dall’innamoramento permanente.
Padre piu’ che esemplare.
Marito ideale.
Saggio insegnante.
Sensibile cucciolo.
Amante perfetto
Curioso dubbioso studente…
Potrei continuare all’infinito ad elencare cosa N. significhi per me.
Da qualche parte nella nostra vecchia corrispondenza, nei nostri centinaia di e-mails che scambiavamo ancor prima di conoscerci bene di persona, ho liste di cosa lui significasse per me.
E’ cambiato molto da allora.
Adesso lo amo ancora di piu’.
Non ho tempo di compilare questa nuova interminabile lista.
E’ ormai il padre reale del mio primo figlio.
Mi ha dato una fantastica figlia.
Mi sento veramente la principessa che vuol percorrere la strada della vita con lui.

Mio figlio maggiore oggi ha lo scritto di matematica per l’esame di terza media. Si e’ preparato all’esame con lui. Comunque vada, so che adesso ama l’algebra e la geometria, ha carpito il pragmatismo della seconda e la valenza di linguaggio della prima. Non credo vi sia obiettivo piu’ importante per un’insegnante, non di sicuro per lo studente.
Dopo anni di studio con lui non sono riuscita ad avere lo stesso risultato. Che sia piu’ difficile dare piano piano il senso critico attraverso materie meno operative? O sono forse un’insegnante poco adatta. Meglio che arricchisca la mia collezione di scarpe invece di parlare dell’impersonalita' di quelle di Warhol?

Sono felice di questo risveglio algebrico.
Lo devo a lui.
Per quanto riguarda il mio (avvenuto in prima media), lo devo a mio padre. Un po’ a forza di spiegazioni ed un po’ a forza di nocchini in testa mi fece entrare nel gioco. Da allora la matematica divenne solo un divertimento. Prendevo sempre il massimo, io, mente non matematica, e ricordo che mi dava la sicurezza per affrontare qualcos’altro di non cosi’ oggettivo e gratificante.
Grazie babbo per quello che hai fatto per me.
Grazie amore mio per quello che fai per G.

Thursday, May 24, 2007

Schifo di tifo

Sono strani i meccanismi che inspirano il tifo per una squadra. Adesso sono certa che non vi e’ nulla di razionale. Ieri sera mi ero preparata psicologicamente a vedere una bella partita, con due protagonisti, Milan e Liverpool, sicuramente validi dal punto di vista agonistico, ma a me completamente indifferenti da quello diciamo cosi’ passionale, cosi’ almeno credevo. Per essere piu’ precisa verso il Liverpool prevale una fievole simpatia, dovuta forse piu’ ai Beatles che allo sport, mentre per il Milan c’e’ un sentimento negativo legato indissolubilmente al suo proprietario, il cui incredibile successo, neppur privo di disonesta’, non mi avrebbe disturbato se alcuni anni fa lo stesso non avesse deciso di entrare in politica. Premesso cio’ mi ero organizzata con una semplice cenetta da consumarsi alla fine del primo tempo, figli a letto, io, mio marito ed un caro amico. Tutti dichiarati Liverpool supporters. Al primo goal del Milan ho un sussulto di gioia, che cerco tra l’altro di camuffare in disdegno….ma vuoi vedere che sono campanilista-sciovinista-nazionalista! Vuoi vedere che il vivere all’estero mi ha fatto diventare patriottica, e solo perche’ abito ad Atene da vari anni basta ci sia sentore di stivale italico mi ci schiero, che vergogna…forse saranno gli anni che passano che uccidono il mio razionalismo. Cosa diavolo e’ che mi ha fatto sussultare quando e’ stata infilata anche la seconda rete? Forse mi interessa che l’Italia sia ora seconda solo alla Spagna come numero di Champions League vinte nella storia? Ma va!!!! E comunque gli inglesi li ho sempre culturalmente preferiti! Mi meraviglio di me stessa. Mica diventero’ in vecchiaia come I tristi figli di immigrati di little Italy, tutti pizza, spaghetti e cosa nostra, che obbrobrio! Mi scuso con marito ed amico per ora.

Tuesday, May 22, 2007

SFOGO

Il mio comportamento e' imperdonabile. Mi sento male da vari mesi, e' vero. Non dormo per piu' di tre ore consecutive dallo scorso Agosto quando e' nata mia figlia. Mi accanisco a volerla allattare al seno anche se ha oltre nove mesi. Mio figlio maggiore, oggi quasi quattordicenne l'ho allattato per ben due anni contemporaneamente all'universita' per cui non c'e' motivo di smettere con lei, adesso che non ho neanche una pressione esterna di alcun tipo. Putroppo mi sto affievolendo, perdo peso gradualmente , non ho lucidita' di pensiero e talvolta neppure forza fisica a sufficienza. Mi sento incapace di far fronte alla situazione. Mi sento una madre inetta ed una moglie assolutamente inutile. Non solo non ho i nervi saldi per aiutare G. nel suo passaggio adolescienziale, ma non riesco neppure a dare un sostegno al mio uomo che sacrificando se' stesso ci fa vivere tutti nel lusso. Sono pertanto inutile, una mucca solo buona a dar latte e niente altro. Il massimo della tristezza lo raggiungo quando realizzo lucidamente la situazione, cioe' mi rendo conto di quello che dovrei fare per migliorarmi e mentre lo penso agisco esattamente all'opposto. Forse e' ora di far intervenire uno psicanalista, forse e' meno grave che distruggere il rapporto con un figlio meraviglioso o mandare a monte il matrimonio con l'uomo della mia vita. Anche se mi perdoneranno per l'ennesima volta, riusciro' mai a crescere? Faro' in tempo a migliorarmi, prima che anche mia figlia mi volti le spalle riferendosi a me come ad una pazza principessa viziata, che critica tutto e tutti dal suo castello dorato, dimenticando che fuori ci sono i veri problemi e che chi non ne ha, ha anche il lusso di crearseli.

Tuesday, May 01, 2007

Pensiero di fine Aprile ad Atene

Costumi da bagno sgocciolanti


teli da spiaggia semifradici


occhialini maschere boccagli in busta setarata del supermarket


crema ancora insabbiata dalla volta precedente


occhiali da sole in testa


pelle nuda a contatto degli scottanti sedili


tettino aperto


stordimento solare


lieve prurito del sale essiccato sul corpo


raggi ancora potenti


curve rocciose per inseguirli a occidente


vento caldo


frastagliata mozzafiato costa sud ateniese


profumo di oleandro


spossatezza piacevole del dopo nuoto

Sunday, April 29, 2007

Chi e'


He is like wine, the more he gets old the better he becomes...

Tuesday, April 24, 2007

Mr Hyde

Forse dentro oguno di noi esiste Mr Hyde. Forse la sua esistenza e’ solo un alibi. Un desgustoso pretesto per potere agire talvolta in modo incontrollato. Ogni gesto lesivo verso il prossimo e’ imperdonabile. Quando perdo a calma, peraltro nel mio caso assolutamente per futili motivi, macchio irreversibilmente dei rapporti. Dei rapporti con persone che amo. Questa lettera e’ dedicata a coloro che amo e che hanno la sfortuna di dover sopportare Mr Hyde.

Thursday, March 22, 2007

Debolezza femminile

Un mese fa mi sono sposata. In gran segreto. Ebbene si'. La mia connaturata avversione per le forme di riconoscimento pubblico di un sentimento privato e' stata inesorabilmente fatta tacere dal piul forte bisogno di affermazione legale di convivenza. Lo ammetto: sono una persona debole. Vorrei aver avuto la forza di fregarmene delle scartoffie e concentrarmi sulla mia famiglia, esistente con e senza I timbri di un sindaco. Il mio adorato compagno, mi ha detto, alcuni giorni prima del matrimonio di essere un po' deluso di me. E' da piccolo-borghesi volersi sposare. Di che cosa avevo bisogno? Ancora non riesco neanche a capirlo. Sicurezza economica? Per questa non era necessario sposarsi. Riconoscimento ufficiale? Allora importa anche a me "cosa dira' la gente"visto che il Paese dove vivo, la Grecia, e' ancora piu' bigotto dell'Italia. Forse volevo solo accertarmi che in caso dovessi morire domani la tutela dei figli fosse ufficialmente sua, anche di G. Che non e' suo figlio. Forse la mia autostima e' scesa a soglie storiche e avevo bisogno di conferme esterne, forse sto solo diventando romantica con gli anni....

Monday, February 19, 2007

Viaggio di nozze



Una sensazione di altro
di allerta
di volutamente poco confortevole
di selvaggio
una durezza maschia
di animale indomito
un odore misto di acciaio e pelle
industriale ed inebriante
suoni elttronici e mettalici si susseguono prima dell’accensione
rotti da un rombo prolungato come un ruggito che precede l’attacco
modulato vorticoso soffio inattendibile il continuo del suono
il benvenuto del gioiello superumano
L’asprezza delle sospensioni fa fibrillare come preliminari dell’atto sessuale
le potenti accellerazioni a marce basse mi scagliano letteralmente al sedile
la presa sicura del cambio duro dalla mano del pilota mi lanciano in un’altra dimensione
la velocita’ aumenta l’adrenalina in circolo
l’allungo delle marce piu’ alte e’ ben oltre il ritmo naturale del respiro
la ripresa scattante e’ penetrazione
la velocita’ massima la completezza nell’orgasmo totale.


Fingere di essere il copilota, mi mette di fronte ai miei limiti.
Ti amo anche per come guidi


Lo sfondo nero, le luci della citta’ che mi vengono geometricamente susseguendosi addosso
lo scorso Martedi'
il giorno del nostro matrimonio quasi segreto.

Thursday, January 25, 2007

Storia d'ufficio

AMICA DI ASPASIA: Che cosa posso fare? Non riesco a togliermelo dalla testa.

ASPASIA: Ma ne sei inamorata, o vorresti solo andarci a letto? Cioe’ lo vedi come possibile padre dei tuoi figli, o vuoi solo concretizzare le fantasie erotiche che hai con lui?

AMICA DI ASPASIA: Non lo vedo come padre dei miei figli, ma lo vedo come amante ed e’ sufficiente a farmi fibrillare dalla gioia quando ci troviamo nel raggio di 10 metri, o due uffici di distanza.

ASPASIA: L’avventura extra-matrimoniale ha dei vantaggi, ma inesorabilmente degli svantaggi soprattutto se in ambiente di lavoro. Le fantasie erotiche che si sviluppano dal vedere qualcuno quotidiamanamente sono normali, ma sono spesso talmente fervide e soddisfacenti che il concretizzarsi dell’atto sessuale delude inevitabilmente le aspettative. Come puo’ un amante al primo appuntamento battere l’illimitata fantasia umana. Abbiamo scartato l’ipotesi dell’ innamoramento? Parliamo di desiderio sessuale?

AMICA DI ASPASIA: Si.

ASPASIA: A parte gli svantaggi dovuti all’eventuale scoperta della scappatella, che considero logisticamante risolvibili (anche se non va sottovalutato che la maggior parte degli uomini sono dei pettegoli), e allo svantaggio incolmabile che ha a che fare con la serieta’ professionale che risulta intaccata irreversibilmente anche con un unico atto, la perdita grossa e’ quella della fine delle fantasie. La realizzazione dell’atto le uccide. L’ufficio, che era diventato rosa ritorna grigio.
Per quanto riguarda I vantaggi, bisogna solo sperare di incappare in un amante eccezionale, con un repertorio vasto, con dei gusti simili ai tuoi, con una profondita’ d’animo, una delicatezza, una dolcezza, una mascolinita’ e femminilita’ allo stresso tempo, un’intelligenza poliedrica, una cultura vasta e spaziante in campi disparati, un senso dell’humor, un carattere socievole ma non aggressivo, un’ars oratoria che sappia anticipare e seguire degnamente l’ars amatoria. Se lui avesse tutto questo te ne saresti innamorata e saresti stata pronta a mandare all’aria il tuo matrimonio. E po c’e’ il solito rischio all’orizzonte, che il soggetto si innamori di te, probabile specialmente nel caso in cui si accorga che per te si tratta di una sessione unica, cioe’ che non vuoi neanche una relazione parallela: gli uomini si appiccicano, hanno tutta la vita bisogno di una mamma.

Dimentica tutto.
Forse uno dovrebbe essere completamente libero di esprimere la sua sessualita’, a patto di non nuocere a nessuno, in ogni momento e con qualsiasi forma di vita.

AMICA DI ASPASIA- Non voglio che il mio ufficio ritorni grigio.

Monday, January 01, 2007

Saluto al 2006

Il 2006 è stato un anno felice. Lo ricorderò con gioia per tutta la mia vita. Mio figlio G. si è stabilito definitivamente ad Atene con noi, col mio compagno N. viviamo una nuova luna di miele, è nata mia figlia D..
Ciao 2006!

Wednesday, November 29, 2006

Dualismo tutto al femminile


E' un un privilegio potersi dedicare ai propri figli. E' la vera ricchezza odierna. Avere tempo libero in genere, ma nello specifico, essere genitore e non avere pressioni di tipo professionale. Per una donna e' crudele non avere tempo per conversare con i figli adolescenti, per condividere esperienze, per porre le basi di un'amicizia duratura con loro. E' altrettanto crudele lasciare i figli di pochi mesi, dalla mattina, privandoli presto della sicurezza e del calore del corpo materno.

Ho avuto mio figlio quando avevo poco piu' di vent'anni. Dovevo ancora laurearmi. Amavo suo padre, ma dello strascico di un amore adolescenziale divenuto profondo affetto fraterno e tenerezza. Allora non credevo nell'anima gemella, o meglio nella possibilita' pratica di incontrare in questo pianeta, in questo secolo il miglioreamico-partner-amante con cui raggiungere la comunicazione e la sintonia d'idee e di corpo perfette. Lui almeno era una persona buona, che non mi avrebbe ferito, che mi avrebbe amato senza opprimermi, senza bagnarmi le ali. Mi piaceva d'altro canto l'idea di avere un figlio da giovane, un figlio con cui crescere, un figlio con cui essere amica. Ho affrontato quest'esperienza prevedendo alcuni degli ostacoli che avrei incontrato durante il cammino, ma non lo rimpiango. Ero rimasta incinta anche due anni prima, ma allora sapevo che non avrei potuto farcela. Adesso, mi mancavano 6 esami e tesi di laurea e poi trovare un lavoro. Non avrei dovuto gravare sui miei genitori e neppure su mio marito se volevo assicurare la mia liberta'. Preparai pertanto un piano di studi nuovo distribuito nei mesi della gravidanza e primo anno di vita di mio figlio per laurearmi, inclusa la tesi, quindi considerai un fuori corso molto limitato. Quando divenni madre, mi resi conto di quanto miserucci eano stati i miei conticini: una nuova vita ora dipendeva da me. Allattarlo al calduccio e gurdarlo dormire riempivano la mia esistenza. Improvvisamente le mie adorate letture e I miei adorati viaggi, apparivano come forme d'egoismo. Mi autoassolvevo, pensavo che cultura ed esperienza erano anche per il suo futuro, ma un attimo dopo pensavo se avevo il diritto di rovinare il suo presente, parcheggiandolo dalle nonne fin dai primi giorni. Era la classica sindrome da duplice senso di colpa: quando studiavo sapevo che avrei dovuto rassicurare quell'amorino e quando ero con lui avevo l'ansia di perdere il ritmo e rilassarmi. Non avevo intrapreso studi che potevano esssere interrotti e ripresi con un ripassino, si trattava della pratica quotidiana di tre lingue straniere. Gli esami rimasti, tutti fondamentali; si, perche' nelle due materie a scelta avevo espresso il mio massimalismo: avevo inserito la terza lingua. Mi sono laureata con ritardo rispetto alla mia previsione volutamente ottimistica. Porre degli obiettivi difficili ti fa vivere sempre in estasi adrenalinica, vale la pena pagarli con delusioni piu' frequenti.

Un bilancio: il pur giustificato egoismo giovanile non si adatta alla maternita', ma se costruito sulla sincerita' Il rapporto madre giovane-figlio puo’ rivelarsi un’esperienza completamente appagante. So che ho fatto degli errori, posso celarmi dietro l’alibi della giovinezza, o posso ammetterli a viso aperto; il risultato non cambia: avrei potuto far di piu’ per mio figlio. Anche separarsi bruscamente da suo padre, quando lui aveva solo 6 anni e’ un atto di egoismo. Non litigavamo con suo padre, non vivevamo in un’atmosfera tesa, ma il sentimento che provavo per lui adesso era un qualcosa di fraterno, una enorme tenerezza..niente a che vedere con il travolgente innamoramento che ho provato per l’unica volta in vita mia per N..

Dopo circa sei anni di peripezie affettive, logistiche e legali vivo forse il momento piu’ felice della mia vita, con mio figlio oggi tredicenne, con N. il mio adorato compagno e la nostra bimba D. Di soli tre mesi. Con lei, godo di questo privilegio. Vivo un momento della mia vita in cui posso copletamente dedicarmi a lei e al resto della famiglia, senza pressioni potendo essere accondiscendente con lei, potendo darle tranquillita’, avendo il lusso di passare tutto il giorno e tutta la notte con lei. E’ un’esperinza edificante anche avere figli di eta’ cosi’ diverse: sono due mondi diversi e sicuramente ne esce attenuata anche la normale rivalita’. Sono felice ed avevo volia di dirlo al mondo.

Thursday, October 12, 2006

Di inquisitori e guerrafondai gli eredi, te li ritrovi sempre tra i piedi...

...ovvero "Sulla capacita' di imporre al prossimo i propri rituali da parte dei rappresentanti di varie fedi religiose”.

Quanto dura la vita umana? Neanche un secolo di solito, percio' quanto tempo possiamo perdere? Come si permettono i rappresentanti di varie fedi religiose di imporre i propri rituali, di rubare il nostro tempo, indistintamente, noncuranti, anzi pretendendo contrizione, pentimento, e redenzione da un qualcosa che si suppone abbiamo commesso, ma quando? Prima di esser nati? Quante credenze della maggioranza, devono ancora essere imposte ad una povera minoranza, rea solo di essere razionale?

Due esempi.
Stessa sera, stessa ora.
Due Paesi diversi. Due contesti diversi. Due religioni diverse.
Stessa imposizione.

Grecia. Atene. Prete ortodosso.
Predica interminabile, condita con gesti scaramantici di pretesa benedizione ad inaugurazione di un negozio. Sua colpa: essere troppo grasso (ma la gola non era un peccato capitale?) per predicare altruismo, avere troppo oro addosso (e l'avarizia?) per predicare umilta', ma soprattutto, aver parlato troppo di un qualcosa in cui lui e altri credono, per pretendere di essere tollerante. Primo, non si impone una propria idea al prossimo (impariamo dal relativismo scientifico per favore!)...uhm...il relativismo, adesso che ci penso e' stato citato dal papa in carica come uno dei pericoli che incombono sulla societa' contemporanea!?! Secondo: Quello che si vuole imporre non e’ neppure comprovabile.

Italia. Arezzo. Prete cattolico. Impone Padre Nostro durante cena in cui sono presenti le varie personalita’ cittadine. Perche’ mai tutti gli invitati dovrebbero alzarsi in piedi e pentirsi (mia sorella era presente)? Forse per non essere emarginati se rimangono seduti in silenzio. Perche’ noi liaci, atei , agnostici dobbiamo essere emarginati. Perche’ siamo una minoranza forse.

Questo post e’ dedicato a questa minoranza che invito, nel caso in cui si trovi in imbarazzo ad avere il coraggio di parlare per mezz’ora dell’importanza della fiaba di Cappuccetto Rosso... visto che ognuno crede nelle fandonie proprie o di rivolgere un ringraziamneto a Zeus e Diana prima di mangiare un buon arrosto toscano.

Il carnevale dell'umilta'

Wednesday, October 11, 2006

Fulmine a ciel sereno


Il suono dolce della pioggia sul prato mentre allatto al seno la mia piccola bambina e' l'epilogo di una giornata ordinaria ma memorabile. Mi sento felice. Siamo entrambe distese sul fianco, una di fronte all'altra. Si sta addormentando dolcemente cullata dagli odori a lei cari ed il suono della pioggia mi fa avvertire ancora piu' forte il senso di calore e protezione. Il pensiero passa bruscamente ai miei due uomini: sono di ritorno in macchina, sotto la pioggia che diventa incubo per le strade di Atene. I laghi che si creano sull'asfalto di pessima qualita' delle strade ateniesi, possono diventare un pericolo improvviso e la loro prevedibilita' e' solo apparente...squillo di cellulare con suoneria continua primi telefoni fissi degli anni '60 a cui ho dimenticato di selezionare la funzione silent..."mamma, abbiamo avuto un incidente, N. ha dovuto frenare, la macchina e' stata sommersa da un'ondata d'acqua e abbiamo fatto due testacoda terminando nella direzione sbagliata, e' stato tutto cosi' improvviso che non ho avuto il tempo di avere paura...stiamo bene, ma spettiamo il carro-attrezzi e non so quando saremo a casa, stai tranquilla".
Dal calore al gelo al calore di nuovo. Dalla pioggia depuratrice a quella assassina al ritorno al sereno. Dalla fonte di ispirazione artistica al temibile cataclisma naturale alla felicita' incommensurabile per avere una famiglia straordinaria. G, N, D vi amo.

Saturday, September 30, 2006

Δαφνη, Dafne...


Cosi' e' come l'ha vista il Bernini. Ah!..si..! C'e' dietro anche Apollo.

sollievo

Non potrebbe esserci augurio piu' azzeccato e pertinente di quello che I greci fanno alle donne incinta. Kali' elefteria', alla lettera buona liberazione.

Ma la simbiosi continua. In una forma diversa.

Tuesday, August 01, 2006

Vouliagmeni, il gioiello della penisola ateniese


A tratti sembra di essere in una isola delle cicladi: roccia multicromatica e acqua trasparentissima; in altri punti ricorda l'Ionio: verde lussureggiante e piscinette naturali color smeraldo. E' Vouliagmeni, la frastagliata penisola gioiello vicinissima alla metropoli ateniese.




Non sembra possibile che a solo qualche decina di km a sud est dell'Acropoli ci sia una tale variegata ricchezza paesaggistica. E’ una pineta situata a sud della penisola di Attica e piu’ precisamente nel golfo di Saronikos.


Profumo di pino marittimo, oasi fatta di macchia mediterranea e di un susseguirsi di piccoli golfi, insenature, istmi e altre varianti costiere che sembrano trucchi della natura studiati per addolcire l'asprezza e l'irruenza di Poseidone o Egeo che dir si voglia.


Il lago salato, immerso nella roccia ne definisce l'unicita'. Le spiaggie variegate di Vouliagmeni iniziano da est con le sabbiose Agios Nikolaos e Megalo Kavouri, il grande Granchio, tutt’intorno alla penisola di Lemos, letteralmente “il collo”. .



Passando per la baia centrale arricchita anche da piccole isolette, si arriva ai Limanakia, “moletti”, innumerevoli insenature naturali, che accolgono nella loro parte interna il lago.




Antichissimo dal punto di vista geologico, esiste da circa 2000 anni come tale. Si e’ formato dalla caduta della parte superiore di una cava sotterrranea di acqua calda. Le sue acque, di un verde intensissimo, sono pertanto una mistura di acqua calcarea proveniente dalla cava sotterranea e di acqua marina. Vi si puo’ nuotare per tutto l’anno accarezzati da acque di 25-27 gradi. Il fiume sotterraneo salato provvede al rinnovo costante delle acque del lago... Quale combinazione migliore climatica!



Sorprende forse che abbia accolto la piu’ avanzata forma di civilizzazione del passato? Quale altro luogo poteva ispirare l’invenzione dell’estetica? Chi altro poteva avere tali ampi orizzonti, spaziali e poi mentali? Quale altro popolo poteva elevare il dubbio e l’incertezza a sovrani? Chi poteva ammirare, desiderare ed e essere incuriosito scientificamente dalla bellezza della natura comprendente ovviamente la bellezza della mente umana? Dove altrove poteva essere inventata una coreografica religione fatta di Dei a immagine e somiglianza di uomini?

Monday, July 10, 2006

Il tutto




















Insieme per mano, dai miei vent’anni camminiamo

Stento a ricordare tutti quei momenti

Fatti di vissuti prima di vederti

Forse non c’e neanche storia prima

A tutto appartieni

Il tutto in te trattieni

Hai sfuocato il passato

Hai ridipinto il futuro

Il fuggevole presente e’ solo amore

Il tuo sorriso e’ vita

La tua allegria inebria il mondo tutt’intorno

Insieme per mano, dai miei vent’anni camminiamo

Sunday, July 09, 2006

Kifissia, il bosco delle principesse.



E’ stato amore a prima vista. Degli amori che con la conoscenza piu’ approfondita, si consolidano e durano a lungo.

Kifissia e' situata nella parte interna piu' a nord della penisola di Attica, un tempo luogo di villeggiatura, ancor prima fermata di ristoro per viandanti, oggi completamente inglobata dalla megalopoli.




Due parole per Atene.

Chiunque vi sia passato non avra’ fatto a meno di avvertire una scomoda incongruenza tra l'aspettativa mitologico-repubblicana e l'anarchico-verista architettura odierna, che si trova invece dinanzi.

Oltre cinque milioni di persone stivate in una giungla di abitazioni bianche, tentativo estremo di respingere cromaticamente l’insistenza dei raggi solari. Avida di colore verde, rocciosa....paradiso degli spiriti balneari, inferno di quelli metropolitani. Unico comune denominatore architettonico, la visibilita’ degli elementi esterni dei condizionarori d'aria, con relativi cavi. L’acropoli simbolo di virtu’divine sembra ora dominare sulle umane miserie...




Che sollievo per il viaggiatore l'abbandono dell'arida roccia arroventata, per la freschezza umida dell'ombra...

La prima volta di Kifissia ebbi l' impressione di essere piombata come Alice in una fiaba divenuta realta'. Ma lo scenario non e’ di Andersen e' puro Kinder und Hausmärchen.

Per sentirsi come Rapunzel o Gretel basta fare due passi a piedi per Kifissia. Non mancano neanche i castelli. I ricchi di un tempo almeno acquistavano un ettaro di terra per fare un unica abitazione. Quelli di oggi si accontentano di vedere il verde dalla finestra e costruiscono il loro palazzo a ridosso del proprio confine.

Non e’ un caso che i regnanti avessero scelto la loro dimora nei paraggi e vi avessero importato ancora nuove piante, magari esotiche o tropicali. La latitudine e l’umidita’ del luogo combinate ne fanno l’oasi per fauna e flora.

Ormai fa parte di me. Ha preso un posto tanto grande quanto quello della mia Toscana. La amo. Ho paura che qualcuno la deturpi. Mi sento fortunata di trascorrere una parte della mia vita in questa oasi. Temo le costruzioni selvagge che si stanno susseguendo ad una velocita' impressionante. Le case consentite (se proprio vogliamo parlare di edificabilita’ del paradiso) dovrebbero essere puntini minuscoli ai piedi degli arbusti ultracentenari........

Gli alberi della strada dove abito non lasciano passare i raggi. Il sole che penetra puo’solo arrivare filtrato attraverso le nervature delle latifoglie o fare capolino timidamente tra l’imponenza dei sempreverdi.


Wednesday, June 07, 2006

La Signora della porta accanto.


E’ strano come alcune persone siano dotate di una semplicita’ che le rende simpatiche al primo sguardo.

Holly Golightly si e’ esibita alcuni giorni fa in un piccolo e fumogeno locale nel centro di Atene, attesa da un audience piuttosto diversificato per eta’ e tipologia.


A precederla, facendo piu’ che dignitosamente da support, una certa Jessica Bell che mi hanno poi detto essere imparentata con qualche membro del gruppo Hard Candy. Una giovanissima, attraente ragazza con una voce tra Patti Smith e P.J Harvey, con sporadici lamenti alla Janis Joplin, but what an amazing mix!!! Alla fine del concerto ci ha persino regalato il suo album Life in a box.


Holly indossava un abito nero e scarpe nere, tutto estremamente minimale e privo di futili arricchimenti come a far risaltare il volto espessivo e la chitarra multicolore.


Alta e fiera, con una stazza possente ma aggraziata.


Britannica in quanto a classe e a stile, ma non in quanto a gusto.

Forte, decisa, priva di fronzoli, ma dolce e accattivante allo stesso tempo.


I capelli neri, raccolti sulla nuca, con un che di trasandato, quasi fosse a casa propria e li avesse acconciati cosi’ per fare alcuni lavori domestici.


Il volto, quello di una madre premurosa che ti accarezza dolcemente con la sua voce soave.
Che dire della musica!


Pre-rock electric blues, folk, soul...Sono incinta di sette mesi e non ho potuto evitare di ballare e di rimanere a lungo in piedi ad ammirarla.


Che fascino la Signora della porta accanto!


Che personalita’ singolare!

Pensare che ha iniziato la sua carriera nientemeno che con Billy Childish and Thee Headcoats facendo garage-rock al femminile, per poi collaborare con the White Stripes, Greenhornes, Dan Melchior, Jim Jarmusch, Mudhoney, mentre pubblicava ben 15 albums dal ’95 ad oggi come solista!


Raramente sono fiera di esser donna. Ebbene, quella sera lo sono stata.

Tuesday, June 06, 2006

Cantilena di una donna noiosa incinta



Sola
Emarginata dalla tua parola


Quella che in principio ci univa
E sopra ogni altro atto sovrana imperava


Quella che ci faceva fremere d’attesa
Di un frase memorabile o dell’ennesima sorpresa


Notti bianche in suo onore
Ignari d’aver scoperto l’amore


La sua potenza
Annichiliva dell’altro la presenza


La sua laconicita’
Celava ricercata perfettibilita’


La sua volutta’
Trascinava via dalla realta’


Ed ora Sola
Emarginata proprio dalla tua parola


Ma che cos’e’ il tradimento



Se non della parola di un’altra il perfetto completamento?

Monday, June 05, 2006

Epistolario o Blog?


Il romanzo che ho appena letto mi ha convinto definitivamente ad iniziare questo blog.

Il protagonista Moses Herzog, un uomo di mezza eta’, reduce da un duplice divorzio, padre di due figli che non vivono con lui, sta attraversando una crisi che sembra anticipare un esaurimento nervoso.

Vive in una grande casa acquistata per la sua seconda moglie, nel Berkshire e ammazza il tempo scrivendo lettere che non inviera’, ad amici, conoscenti, morti, vivi, scrive a Nietzsche, a Spinoza, ad Heidegger, e persino a Dio al solo scopo di sfogarsi, di lanciare un’accusa alla depravazione sociale, morale e intellettuale che lo circonda.

Moses e’ un insegnante universitario la cui area di studio e’ il romanticismo.

E’ uno studioso sconfitto il protagonista di questo best seller scaturito dalla penna di Saul Bellow nel 1964.

Ha una personalita’ poliedrica, una cultura enciclopedica, una piu’ che rispettabile condizione sociale e buon gusto, ma e’ sconfitto nell’area sentimentale.

Non si da per vinto: gli uomini sono responsabili l’uno dell’altro; il fato, l’alienazione non hanno il sopravvento. Serve dignita’ umana da opporre all’indifferenza dilagante.



La lingua di Herzog e’colorita e variegata a seconda del destinatario delle lettere; notevole e' il taglio ironico e la lettura scorre rapidamente tra gli sbalzi di umore dello scrittore nello scrittore.



Se Herzog avesse potuto esprimersi attraverso un blog e fare di ogni lettera un post avrebbe forse potuto trovare piu’ facilmente quella terapia, di cui inconsciamente va in cerca.

Scrivere con l’idea che cio’ che scrivi rimarra’ sepolto con te dopo la tua morte non offre alcuna possibilita’ di cura.

Lo stream of consciousness cosi’ di moda all’inizio del secolo scorso, ha poco valore se non c’e’ un reale destinatario.

Non c’e’ bisogno di rielaborare, di smussare le spigolature, di attenuare i contrasti, di rendere piacevole, di render comprensibile.
Se il messaggio non e’ pensato in funzione di un qualche destinatario, perde la sua intrinseca natura: quella di atto comunicativo.

Herzog crede che gli altri credano che lui sia pazzo.
Pensa che gli altri pensino.

Se, come riteneva Bellow, l’alienazione provocata dalla societa’ moderna, si puo’ sconfiggere perche’ non iniziare col trasformare il proprio diario segreto in un blog, accessibile per tutti?



A great deal of intelligence can be invested in ignorance when the need for illusion is deep.
Saul Bellow


Everybody needs his memories. They keep the wolf of insignificance from the door.
Saul Bellow



Saturday, June 03, 2006

Omaggio ad una first lady illegale. Aspasia di Mileto.

Compagna dello strategos autokrator illuminato che governo’ su Atene credendo nel liberalismo e nel progressivo riformismo e fu eletto dal suo popolo per quasi quarant’anni di seguito, dal 467 al 428 AC.

Di origine aristocratica, ma democratica come ideologia.

La accumuno’ a Pericle il senso della perfezione tecnica ed il gusto artistico.

Fu intellettuale attiva per l’ emancipazione della donna nel senso di partecipazione alla vita pubblica;

Fu etera, maestra di fascino e buone maniere e soprattutto maestra di conversazione;

madre coraggiosa del figlio illegittimo che lo fara’ andare contro leggi da lui stesso promulgate per gioire della vita accanto a lei;

forestiera maestra di erotica, un’arte purtroppo non piu’ disciplina di studio;

convinta che nell’amore eterosessuale non c’è solo pura soddisfazione della carne, o scopo meramente riproduttivo, ma che esso rende possibile migliorare spiritualmente gli individui, uomini e donne, pur nascendo come un impulso irrazionale;

dotata di un modus cogitandi moderno: ha in nuce il pensiero di tipo scientifico, il procedimento induttivo come gioco retorico che le riconoscono sia Cicerone che Quintiliano rifacendosi al suo dialogo con Senofonte e con la moglie di Senofonte rigurdante il desiderio dell’uomo o della donna d’altri.

Seduttrice e provocatrice quindi.

Tuttavia donna fedele, della fedelta’ che si conquista con l'uso della ragione e la liberta'.